“Non se ne fa niente, non ci sono le condizioni per procedere” così la Polizia ai gestori dell’Imbarco Perosino che questa mattina avrebbero dovuto lasciare il locale, luogo di lavoro ma anche casa.
Polizia e Vigili Urbani non hanno proceduto alla sgombero che doveva iniziare alle 7 di questa mattina, martedì 7 giugno, come predisposto dalla Corte d’Appello. Una data che aveva già rimandato lo sfratto previsto per il 4 aprile.
La marcia indietro delle forze dell’ordine di fronte alle numerose persone che si sono assembrate dietro i cancelli dello storico locale sul Po per impedire lo sgombero della famiglia Perosino e la chiusura dell’Imbarco.
“Sono soddisfatta che se ne siano andati, ci sono tutti i presupposti per risolvere questo grande problema” commenta Anna Carla De Coster, figlia della titolare Graziella Perosino.
“Da ieri sera, circa trecento persone sono passate di qui per dare il loro supporto. Questo è un locale storico che se venisse posto sotto sigilli andrebbe completamente perduto”.