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Attualità | 28 giugno 2022, 17:45

Siccità, dal Piemonte 7 priorità da realizzare con i soldi del Pnrr: ci sono anche l'acquedotto Valle Orco e la diga di Pralormo

Coinvolte anche le province di Cuneo, Alessandria e Vco. Cirio: "Chiediamo di semplificare le procedure vista l'emergenza"

diga con acqua sul Po

Tutto il Piemonte soffre della situazione di siccità, in questi mesi

Ci sono anche il progetto dell’acquedotto nella Valle dell’Orco per l’approvvigionamento idrico a tutto il territorio del Canavese (tramite Smat) e il potenziamento della diga di La Spina nel Comune di Pralormo tra gli interventi che la Regione vuole mettere in campo per contrastare gli effetti della siccità. 

L'elenco è stato spedito in queste ore al Ministero delle Infrastrutture, chiedendo insieme all'accesso ai fondi del Pnrr anche una semplificazione, per rispondere in maniera rapita al problema dell’emergenza idrica. Abbattere le tempistiche, snellire le procedure, sbloccare le autorizzazioni. Questi gli obiettivi della ricognizione delle infrastrutture idriche realizzata in tempi record dalla Regione Piemonte per individuare quelle progettualità che possono essere avviate subito per potenziare e rafforzare la rete idrica e mitigare l’emergenza siccità.

Sette in tutto gli interventi, che riguardano anche il potenziamento dell’approvvigionamento dell'esistente invaso di Pianfei nel Comune di Chiusa di Pesio (CN) e la realizzazione di una condotta di adduzione (Consorzio del Pesio), il rilascio degli invasi Enel della Valle Gesso nel Cuneese (Consorzio irriguo di II grado Valle Gesso), il miglioramento fondiario del Canale De Ferrari nell’Alessandrino (Consorzio irriguo di miglioramento Canale De Ferrari) e il riordino e potenziamento dei sistemi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile nel Novarese e Verbano Cusio Ossola (Acqua Novara VCO).

"Ci siamo subito messi al lavoro - affermano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e gli assessori all’Ambiente, Matteo Marnati e alla Difesa del Suolo, Marco Gabusi - per segnalare quali sono le semplificazioni necessarie. Crediamo sia opportuno riprendere le sollecitazioni già fatte in passato sui temi di difesa del suolo e dissesto idrogeologico: bisogna avere il coraggio di identificare delle priorità e poi far correre veloci queste opere eliminando vincoli paesaggistici e burocratici. I passaggi che sono coerenti con un’amministrazione ordinaria evidentemente non possono essere efficaci in una situazione di emergenza; laddove vi siano motivi di emergenza le opere prioritarie devono perciò avere una corsia preferenziale, come abbiamo già fatto presente più volte in passato. Ora il governo è pienamente consapevole delle urgenze e vigileremo affinché le sburocratizzazioni avvengano con la stessa rapidità con cui noi abbiamo fatto le segnalazioni".

redazione

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