"A febbraio avevamo già la stessa quantità di neve che avrebbe dovuto coprire oggi le nostre montagne, bianche ormai solo sopra i 3700 metri e con temperature sopra lo zero fin oltre i 4000 metri. La tragedia della Marmolada deve far aprire gli occhi a chi vuole trasformare le alpi in parchi giochi con EliTaxi e Eliski per la caccia ai cervi. Marnati dice che la sicurezza dei ghiacciai richiede un approccio interdisciplinare? Sicuramente è così ma il presupposto necessario è capire che la montagna, e l’ambiente in generale, ha bisogno di cura e di tutele, altro che far diventare le montagne dei safari bianchi come vogliono i leghisti e la destra in Regione", così Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione a commento dell’interrogazione a risposta immediata che ha presentato questo pomeriggio in Aula.
"Abbiamo chiesto quali azioni, in relazione al monitoraggio dei ghiacciai piemontesi, la Giunta metterà in campo per identificare gli ambienti di alta montagna piemontesi più fortemente soggetti al crescente rischio di crolli di ghiaccio e roccia dovuti al riscaldamento climatico, in modo tale che si possano continuare a fruire in condizioni di sicurezza – prosegue Grimaldi – ma nella risposta mancano completamente gli elementi più importanti. Sarebbe utile non sospendere con la stagione estiva i puntuali bollettini del rischio valanga invernali. Ma nella risposta manca la condivisione del problema con gli enti locali, non sappiamo ad esempio se sono state convocate le comunità montane e i sindaci interessati dall’emergenza e, soprattutto, manca il riconoscimento della responsabilità umana nel cambiamento climatico come causa delle tragedie che si susseguono in questi anni. Riconoscere il problema è sempre il primo passo per risolverlo: è ora di chiudere la stagione del negazionismo climatico", conclude Grimaldi.