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Politica | 18 agosto 2022, 19:32

De Magistris lancia la sfida di Unione Popolare: “Vogliamo essere una forza di governo”

L'ex magistrato ed ex sindaco di Napoli non ha intenzione di stare a guardare e presenta i candidati torinesi tra cui il professor D'Orsi e l'ex consigliere comunale pentastellato Carretto

De Magistris a Torino per Unione Popolare

De Magistris a Torino per Unione Popolare

Saremo l'unica forza alternativa in campo, ma vogliamo essere una forza di governo”: con queste parole, Luigi De Magistris ha lanciato la rincorsa alle imminenti elezioni politiche di Unione Popolare, lista che raccoglie al proprio interno una fetta della sinistra radicale tra cui Rifondazione Comunista e Potere al Popolo e diversi movimenti tra cui DeMa e Manifesta.

D'Orsi e Carretto tra i candidati


L'ex magistrato ed ex sindaco di Napoli è stato a Torino (dove sono state raccolte le firme necessarie per presentarsi all'appuntamento elettorale in tutto il territorio della Città Metropolitana, ndr) questo pomeriggio per presentare i candidati. Tra questi ci sono anche il docente universitario Angelo D'Orsi, già candidato sindaco lo scorso ottobre, l'ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Damiano Carretto, la consigliera comunale di Avigliana ed attivista No TAV Fiorenza Arisio, il segretario provinciale di Rifondazione Fausto Cristofari e l'ex assessore al bilancio del Comune di Torino nella Giunta Castellani Stefano Alberione.

Parola d'ordine: pacifismo

La parola d'ordine di Unione Popolare è pace: “Ci candidiamo - ha spiegato De Magistrisa rappresentare il vasto campo della sinistra in Italia, ma il pacifismo riguarda la maggior parte del paese e sia le parole del papa che quelle delle associazioni lo dimostrano. Il PD è stato il principale azionista del governo Draghi, guidando il fronte bellicista e promuovendo da anni politiche come il Jobs Act: per questo ci rivolgiamo ai militanti di sinistra dei partiti di Fratoianni e Bonelli affinché si uniscano a noi perché non capisco come possano andare con un partito per la guerra e per gli inceneritori; chi ci etichetta come estremisti, però, si sbaglia: siamo radicali, chiari, netti e con una squadra fatta di persone credibili”.

Il programma: no alla guerra, lotta alle disuguaglianze e diritti

Il programma verte su diversi punti: “Siamo – ha proseguito De Magistris - per la corsa al disarmo, per lo stop all'invio di armi e per lo stop all'aumento della spesa militare. La nostra è un'idea di Europa unita nelle diversità e in cui regni la fratellanza universale, basata non solo sulla libera circolazione delle merci e della moneta ma anche sulla giustizia ambientale, sociale ed economica. Per questo punteremo sulla lotta alle disuguaglianze con la conferma e le dovute modifiche al reddito di cittadinanza, con l'introduzione del salario minimo e con l'adeguamento di stipendi e pensioni al costo della vita e dell'inflazione. sulla lotta alla mafia, sul ripristino della filiera della sanità pubblica distrutta dai governi di centro-destra e centro-sinistra e sulla lotta per i diritti negati e per le libertà civili”.

“Colpire rendite finanziarie, patrimoni e grandi ricchezze”

 

Nessun dubbio nemmeno su come finanziare le politiche proposte: “I soldi – ha concluso – li troveremo colpendo le rendite finanziarie, le grandi ricchezze e i patrimoni, cominciando da chi lucra sugli effetti collaterali della guerra. Eni, ad esempio, nel 2022 ha ottenuto un profitto extra di 8 miliardi: loro, così come le aziende che producono armi e al cui vertice figurano anche esponenti del PD, andrebbero tassate al 90%”.  

Marco Berton

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