L'associazione “Fiab Torino Bike Pride” lancia il “Bike Pride 2022”: l'appuntamento è per domenica 23 ottobre. Lo slogan è: “Viviamo la città. Spazio pubblico, mobilità attiva, benessere”.
“Con questo messaggio, invitiamo tutte e tutti a pedalare con noi per una città più sana e più bella. Dopo tre anni e un mondo un po’ diverso, tornare a organizzare il “Bike Pride” è una sfida, un invito alla consapevolezza che l’azione individuale ha bisogno di quella collettiva, che l’impegno per una mobilità sostenibile non può non accompagnarsi all’impegno per una giustizia sociale e ambientale, senza lasciare indietro nessuno, così come quando si pedala in gruppo. E un pedale alla volta possiamo rendere Torino più ciclabile, avanzando proposte all’Amministrazione e contribuendo a sensibilizzare la cittadinanza”, commenta Elisa Gallo, presidente di “Fiab Torino Bike Pride” e consigliera nazionale Fiab.
Il tema di “Bike Pride 2022”
Il “Bike Pride”, che quest’anno giunge alla XI edizione e che è stato lanciato nel 2010, è da sempre occasione per l’associazione “Fiab Torino Bike Pride” di avanzare proposte all’Amministrazione e allo stesso tempo coinvolgere chi pedala ogni giorno in un evento di festa e di valorizzazione della mobilità ciclistica, la modalità più efficiente e sana per muoversi in ambito urbano e suburbano.
Lo spazio a disposizione di ogni abitante, all’interno di una città, è per definizione una risorsa scarsa e pertanto preziosa. Lo spazio pubblico è tutto lo spazio che usiamo per vivere quando siamo fuori dalle nostre abitazioni private. Nel corso del 1900 questo spazio è stato riservato sempre più alle auto: lo spazio delle carreggiate, lo spazio dei parcheggi, lo spazio asfaltato destinato al parcheggio che rimane vuoto - ma non può essere usato per altro - e lo spazio che sarebbe riservato ad altro ma è invaso da auto in malasosta.
Il concetto di cittadinanza si costruisce proprio a partire dallo spazio pubblico come punto di incontro, producendo in chi lo fruisce il senso di appartenenza alla propria città e allo stesso tempo il senso di proprietà e responsabilità collettiva nei confronti di quello spazio.
Se lo spazio pubblico è piacevole, rassicurante, aperto a nuove idee cittadine e cittadini si sentono parte di una comunità. Se è pericoloso, respingente e immutabile lo stesso senso di appartenenza ne risulterà indebolito.
A questo, si aggiungono oggi crisi sistemiche: la crisi climatica, provocata dai gas serra, trova una delle sue cause nel traffico automobilistico. L'inquinamento atmosferico che ne deriva provoca danni alla salute umana e agli ecosistemi.
La crescente crisi legata ai problemi di obesità e di malattie cardiocircolatorie vede tra le sue cause la sedentarietà e una crescita della mobilità attiva rappresenta una valida risposta per affrontare alcuni problemi di salute.
Restituire lo spazio pubblico alla persone, cambiando la mobilità urbana, significa restituire a ogni cittadina e cittadino, di ogni età, di ogni livello di abilità e condizione economica, un diritto. Possedere e mantenere il costo di un’automobile, avere abilità per condurla, sono elitarie e contribuiscono ad una maggiore disparità sociale.
È arrivato il momento di valutare gli enormi costi e gli scarsi benefici per la collettività, promuovere un migliore equilibrio tra le varie modalità di spostamento e restituire a cittadini e cittadine spazio, aria, salute, indipendenza e benessere.
Per questo, invitiamo a pedalare al “Bike Pride 2022”, domenica 23 ottobre, con ritrovo alle 14 al Parco del Valentino di Torino.
www.bikepride.net