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Eventi | 01 ottobre 2022, 11:44

Si concludono i Job Film Days, "La caja / The Box" è il film di chiusura

Il programma del 2 ottobre. Le premiazioni e l’anteprima nazionale di UNDER THE SKY SHELTER. Il teatro in carcere con FORT APACHE

Si concludono i Job Film Days, "La caja / The Box" è il film di chiusura

Si concludono i Job Film Days, "La caja / The Box" è il film di chiusura

Si chiude domani la terza edizione dei Job Film Days, manifestazione che in questi giorni, a Torino, ha messo al centro i temi del lavoro e dei diritti. Dalle donne dell’Iran al lavoro minorile, dalla sicurezza sul luogo di lavoro ai danni dell’ILVA di Taranto, fino alla professione intesa come strumento di riscatto sociale.

Il film di chiusura è La caja / The Box di Lorenzo Vigas (Messico/Stati Uniti, 2021, 92’) e sarà proiettato domani, 2 ottobre, alle ore 20.30 presso il Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema (Sala 1). L’opera racconta la storia di Hatzin, un ragazzo che parte da Città del Messico, verso il Nord del Paese, per recuperare i resti di suo padre da una fossa comune. Quando incontra Mario, che somiglia molto al genitore, il protagonista comincia però a dubitare di quanto accaduto realmente.

La pellicola concluderà il festival dopo le premiazioni, che assegneranno i riconoscimenti per il lungometraggi, documentari e di finzione, nel Concorso Lavoro 2022 JFD-INAIL, e per i cortometraggi nel Concorso Job for the Future 2022 JFD- Camera di Commercio.

 

Prima di arrivare alla serata conclusiva, alle ore 19, nella Sala 3 del Cinema Massimo, sarà proiettato Qualcosa di noi di Wilma Labate (Italia, 2014, 74’, doc). La regista, presidente della giuria lungometraggi, introdurrà il film all’interno di un evento introduttivo all’assegnazione dei premio del Laboratorio di scrittura Job Film Days 2022.

L’opera segue Jana, una prostituta di 46 anni, e dodici allievi della scuola di scrittura Bottega Finzioni che si recano nell’antico borgo di Iano (nei pressi di Sasso Marconi, Bo) per incontrarla. Si instaura un ambiente confortevole che induce i partecipanti ad abbandonare ogni reticenza per mettersi in scena.

 

Le altre proiezioni: Fort Apache e un’anteprima nazionale dal Cile

All’interno del carcere di Rebibbia nasce un progetto di animazione teatrale. Il documentario Fort Apache di Ilaria Galanti e Simone Spampinato (Italia, 2020, 93’, doc), che nel titolo riprende il nome del progetto, segue il passaggio dalla detenzione alla libertà di alcuni dei partecipanti a questo lavoro. Il laboratorio non è soltanto una semplice attività all’interno del carcere, ma è soprattutto un’occasione per dare strumenti ai detenuti affinché possano ricostruire il proprio posto all’interno della società.

L’opera sarà proiettata alle ore 17 al Cinema Massimo (Sala 3) nell’ambito di un evento in collaborazione con Associazione Museo Nazionale del Cinema e LiberAzioni Festival. Il film sarà presentato da Valentina Noya (LiberAzioni) che al termine della proiezione modererà un dibattito con Valentina Esposito (sceneggiatrice e regista della Compagnia Teatrale Fort Apache) e Fabio Rizzuto (attore, co-protagonista del documentario).

 

Alle ore 15 si terrà l’ultimo appuntamento del concorso lungometraggi. Al Cinema Massimo (Sala 3), è in programma uno slot con due film.

La prima opera è l’anteprima nazionale di Al amparo dal cielo / Under the Sky Shelter di Diego Costa (Cile, 2021, 65’). Ambientata sulle Ande, mostra come, tra fatica e solitudine, il tempo sia scandito dalle sole incombenze quotidiane, lungo mulattiere attraversate da più di mille pecore. È il ritatto di un lavoratore solitario, un viaggio poetico in 16mm.

Seguirà La scuola non è secondaria di Alberto Valtellina e Paolo Vitali (Italia, 2021, 45’, doc). I due registi puntano l’obiettivo su un liceo di Bergamo, dove dirigente, insegnanti e assistenti hanno passato un’estate a riorganizzare spazi e accessi dopo lo scoppio della pandemia. Tuttavia una nuova ondata costringe l’istituto a chiudere ancora. Al termine della proiezione si terrà un Q&A con il regista Paolo Vitali.

 


Al mattino, alle ore 10, si concluderà la rassegna La lunga marcia al Cinema Centrale Arthouse, con la proiezione di Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti (Italia, 1960, 180’). La celebre pellicola racconta la vicenda della famiglia Parondi, che raggiunge Milano dal Sud Italia in cerca di migliori opportunità di lavoro, ma la rivalità fra i due fratelli Rocco e Simone, entrambi invaghiti di Nadia, porterà la storia verso un finale tragico. Presenterà l’evento Gaetano Renda (Cinema Centrale Arthouse) e interverrà Giovanna Maina (Università degli Studi di Torino – Dams). L’ingresso è gratuito.

 

Tutte le proiezioni del festival saranno precedute da brevi pillole realizzate da Aamod – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, con una selezione tratta dal suo ricco patrimonio.

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