Riflettori accesi, in Città metropolitana di Torino, sullo stato di salute dell'edilizia scolastica provinciale. E in particolare sulla situazione della succursale dell'Alberghiero "Ubertini" di via Ajma a Chivasso, attorno alla quale di recente si è acceso qualche dibattito. Sotto la lente d'ingrandimento, in particolare, una perdita che interessa l'edificio e lo spostamento di alcune classi provenienti dal Neton.
"La sicurezza delle strutture, quindi di studenti e di insegnanti, ci sta molto a cuore", precisa la consigliera di Città metropolitana delegata all'istruzione, Caterina Greco, che risponde anche alle critiche sollevate da un consigliere comunale di Chivasso su una infiltrazione d'acqua rilevata in un'aula e fotografata durante le recenti operazioni di voto per le elezioni politiche.
"Lo scorso anno Città metropolitana ha fatto sostituire tutti i manti di impermeabilizzazione della coperture dell’intero edificio scolastico: la perdita ancora presente è stata causata da un accumulo di foglie che ha impedito il normale deflusso delle acque piovane. L'infiltrazione non desta preoccupazione e gli uffici se ne stanno occupando", dicono dall'ente metropolitano.
"Sia io che i tecnici di riferimento siamo impegnati costantemente sulla sicurezza delle scuole, un obiettivo prioritario che perseguiamo con grande impegno. Se non per motivi di urgenza - aggiunge Caterina Greco - la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici risponde ad una programmazione approvata dal Consiglio metropolitano".
Sul tema poi del trasferimento alla succursale dell'Ubertini di quattro classi del Liceo Newton di Chivasso, la consigliera metropolitana ricostruisce l'iter della vicenda: "Già mesi fa - aggiunge Greco - prima che terminasse l'anno scolastico 2021/2022 l'allora dirigente scolastico del "Newton" mi aveva sottoposto la pressante richiesta di spazi per i laboratori musicali del liceo, poi tramutatasi in una richiesta di ulteriori classi a seguito aumento di iscritti. Abbiamo lavorato per cercare una soluzione condivisa, abbiamo nei mesi incontrato tutti gli attori interessati allo spostamento, ascoltato le famiglie e i dirigenti scolastici delle scuole interessate. Non accetto che ora si individui la Città metropolitana come autore di una scelta non condivisa! Il confronto prosegue con i dirigenti scolastici e con il Comune di Chivasso".