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Economia e lavoro | 07 ottobre 2022, 16:00

I sogni volano senza pilota: Leonardo rinnova la sfida del Drone Contest con i ragazzi degli atenei [FOTO e VIDEO]

Nello stabilimento torinese terza edizione della gara tra Politecnico e dottorandi di altre 5 università per il futuro dei velivoli senza pilota

Drone Contest Leonardo

Drone Contest Leonardo

Si fa presto a dire drone. Nel giro di una manciata di anni il settore delle macchine volanti (comandate da remoto) è passato dalla dimensione di hobby a ragionamenti non più sul se, ma sul come. Mezzi dal peso ormai consistente (fino a 150 kg) per portare carichi importanti, ma anche con un'alimentazione che guarda al futuro e che cerca di mescolare elettrico e gas, per aumentare raggio di volo e autonomia. Ma la sfida è anche sulle norme, con un confronto con l'Enac che è costante. 

Leonardo guarda al futuro

Una proiezione nel futuro che questa mattina, negli stabilimenti di Torino di Leonardo di corso Francia, ha vissuto la sua parte didattica, in un certo senso, visto che negli spazi della grande fabbrica aerospaziale si sono sfidati i gruppi universitari di tutta Italia per il "Drone contest", progetti che nascono in ambito accademico e che qui si sfidano compiendo voli, evoluzioni ed evitando ostacoli sfruttando anche primi approcci di intelligenza artificiale. Un'esperienza iniziata tre anni fa e che oggi trova il suo primo traguardo.

In campo, per così dire, il Politecnico di Torino, ma anche I dottorandi del Poli di Milano, Università di Bologna, Sant'Anna di Pisa, Federico II di Napoli e Tor Vergata.

"Chiediamo aiuto alle università"

"Dobbiamo capire quanta autonomia può avere un mezzo che si muove da solo, nello spazio e in aria, tenendo conto dell'ambiente in cui si muove. Il tema è come integrare questa capacità sensoriale di analisi in aerei, droni o elicotteri", dice Laurent Sissmann, vicepresidente di Leonardo per velivoli senza pilota, che oggi ha fatto gli onori di casa. "Ecco perché abbiamo chiesto aiuto alle università: servono idee, ma anche talenti e tecnologie. Noi indichiamo la stella polare, ma chiediamo sostegno alle università, finanziando delle borse di studio nelle sei università. Oggi non siamo all'inizio, ma alla fine di un triennio che rappresenta un ciclo completo".

E i passi avanti sono evidenti: "Rispetto al primo anno - conclude Sissmann - i passi avanti sono stati enormi. Dagli esordi in cui i droni faticavano a sollevarsi a oggi, abbiamo assistito a progressi enormi. Ora sembrano velivoli veri e propri, con enormi capacità di movimento".

Massimiliano Sciullo

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