La disuguaglianza è un deserto. Ciascuno può contribuire a ridurre il deserto, aggiungendo le proprie gocce d'acqua. Questo l'invito che le Acli della Città metropolitana di Torino rivolgono alle istituzioni, alle altre associazioni cittadine e alla cittadinanza con l'evento Utopica.
L'appuntamento è fissato alle 10 di venerdì 14 ottobre al Cecchi Point di via Cecchi 17. Una giornata intera per discutere di disuguaglianze e soprattutto per capire insieme come contrastarle. "Servono politiche capaci non solo di ‘dare assistenza’ - afferma Raffaella Dispenza, presidente delle Acli di Torino - ma anche di abilitare le persone, di rafforzare le loro reti sociali, di trasformale piano piano in ‘attori
e non semplicemente farli sentire ‘assistiti’".
Si inizierà col coinvolgimento degli operatori sociali appartenenti a più di 30 associazioni/cooperative/enti di terzo settore, che daranno il proprio punto di vista sulle Disuguaglianze. Poi seguirà il contributo degli esperti Mikhail Maslennikov (OXFAM Italia), Filippo Barbera (Forum Diversità e Disuguaglianze), Emiliano Manfredonia (Presidente nazionale ACLI), moderati dal giornalista Alessandro
Colombo. Infine la Presidente delle ACLI, Raffaella Dispenza dialogherà con alcune istituzioni cittadine per riflettere su come consolidare la rete cittadina in una prospettiva di promozione e azione sociale: interverranno Stefano Lo Russo (Sindaco di Torino), Marco Sisti (Presidente Ufficio Pio), Alessandro Svaluto Ferro (delegato Arcivescovo di Torino), Anna Di Mascio (Forum del Terzo Settore del Piemonte).
Nei Paesi di tutto il mondo, le politiche economiche e la cultura politica e sociale stanno perpetuando la ricchezza e il potere di pochi privilegiati a detrimento della maggioranza dell’umanità e del pianeta. È il sistema economico che strutturalmente produce disuguaglianza, è il modo in cui le nostre economie e società attualmente funzionano. La pandemia da coronavirus si è abbattuta su un’Italia profondamente disuguale e il nostro Paese rischia di veder peggiorato nel medio periodo il profilo delle disparità multidimensionali preesistenti. Eppure tutto questo è tutt’altro che inevitabile.
“Solo a partire dal riconoscimento delle nuove e vecchie disuguaglianze può nascere una nuova coscienza sociale e politica e un nuovo attivismo collettivo nelle nostre comunità – aggiunge Dispenza –. Le disuguaglianze interrogano fortemente una associazione come la nostra, e ci impongono ancora un maggior impegno sia nelle azioni di advocacy a livello nazionale sia nei percorsi locali di ricucitura e ricomposizione delle fratture sociali e delle fatiche di persone e famiglie che quotidianamente i nostri presidi di prossimità (circoli, servizi e volontari) incontrano”.
Utopica è un festival aperto a tutta la cittadinanza, che le ACLI realizzano da molti anni, per immaginare una società più giusta, partecipata e sostenibile, e che tiene insieme momenti di dibattito con momenti artistici e culturali. Quest'anno il tema individuato è quello delle disuguaglianze, nelle diverse declinazioni sociali, culturali, educative, economiche.
