/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 18 ottobre 2022, 07:00

Ungheria, consultazione popolare sulle sanzioni anti-russe di Bruxelles

Il governo ungherese effettuerà una consultazione popolare per conoscere l’opinione dei cittadini sulla posizione ufficiale di Budapest

Ungheria, consultazione popolare sulle sanzioni anti-russe di Bruxelles

Il governo ungherese effettuerà una consultazione popolare per conoscere l’opinione dei cittadini sulla posizione ufficiale di Budapest, che si oppone alla politica sanzionatoria di Bruxelles nei confronti di Mosca. Non sarà una votazione che vincolerà formalmente il governo alle successive decisioni, ma servirà a capire se vi è effettivamente un consenso diffuso verso le scelte fatte finora. Sembra che il risultato non sarà diverso da quanto ci si aspetta: un recente sondaggio mostra che gli ungheresi sono convinti che le sanzioni anti-russe abbiano una ricaduta negativa sull’economia europea, e più in generale non guardano con favore a quanto sta facendo la UE nella crisi con la Russia. Il premier Victor Orbán ha ribadito la sua visione parlando ai rappresentanti del mondo industriale tedesco al forum di Berlino, dopo il vertice bilaterale con il cancelliere Olaf Scholz. Ha spiegato che le scelte di Bruxelles non solo vanno contro gli interessi europei, ma danneggiano le economie dell’Ungheria e della Germania, oltre a portare di fatto maggiori introiti al Paese che si vorrebbe punire, cioè la Russia. E invece di condurci verso l’indipendenza energetica, le sanzioni servono a far cambiare padrone ai consumatori europei: dalla Russia agli Stati Uniti. Mosca infatti non ci sta rimettendo e Washington ci sta guadagnando. E allora perché in Europa non si vuole capire la gravità di questa situazione? Come riferisce il sito Strumenti Politici, Orbán ha invocato una tregua fra le parti in lotta e l’avvio di negoziati: intende però che intavolino le trattative non Russia e Ucraina, ma Russia e USA, i veri contendenti dell’attuale conflitto. In America si sono spinti troppo oltre già quando Biden aveva definito Putin come un assassino e un criminale di guerra; dunque, secondo Orbán, solamente Donald Trump rappresenta una speranza di arrivare alla pace.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium