Tra i protagonisti dell’edizione 2022 di ‘Auto e Moto D’epoca’ a Padova dal 20 al 23 ottobre c’è anche la ‘Collezione Mezzi Storici Marazzato’ custodita a Stroppiana, nel Vercellese.
Una fra le più grandi e ampie, variegate raccolte di autocarri storici del Novecento in grado di testimoniare perfettamente l’evoluzione del camion dalle origini sino ai giorni nostri. In tutti gli usi e declinazioni. Allestimenti inclusi.
Ed ecco che così alcuni esemplari fiammanti totalmente ricondizionati grazie all’estro, la passione, la dedizione e l’impegno di Carlo Marazzato saranno in mostra in un apposito stand nella città di Sant’Antonio, insieme a un’ampia sezione di materiale informativo per chi voglia conoscere e approfondire più da vicino che cosa significhi collezionare in maniera unica e magistrale i grandi giganti della strada del passato vedendoli rinascere a nuova vita.
Esemplari rari e pregiati che il noto industriale vercellese prese a cuore dopo scomparsa del padre Lucillo (cui la collezione è dedicata), fondatore dell’azienda che porta il loro cognome e che, nata nel 1952, proprio nel 2022 ha da poco celebrato i primi settant’anni di vita, traguardo eccezionale e più che degno di nota.
“Automezzi pesanti degni di nota che oggi proseguono il proprio indefesso cammino di valorizzazione della cultura d’impresa della Famiglia Marazzato grazie all’operato altrettanto sapiente e generoso di Alberto, Luca e Davide, terza generazione di imprenditori alla guida dell’azienda vercellese leader di settore nelle soluzioni per il pianeta. Persone e professionisti ben consapevoli del carattere di eccezionalità del patrimonio storico rotabile collezionato dall’amato e indimenticato genitore”, approfondisce Maurizio Scandurra, giornalista radiotelevisivo torinese e anch’esso appassionato collezionista di autobus e camion d’epoca.
“Il motivo per cui i Fratelli Marazzato, con la lungimiranza e la capacità che li contraddistingue, hanno intensificato il già fruttuoso cammino di iniziative tese a portare la bellezza, il fascino, il carico di ricordi dei mezzi storici aziendali nelle strade e fra la gente, per condividerne tutta la ricchezza e la suggestione con grandi e piccini, a testimonianza dell’intenso e ampio spaccato di storia nazionale che questi veicoli del tempo che fu hanno indelebilmente contribuito a scrivere”.
Conclude infine il saggista: “A Carlo Marazzato e alla sua doverosa e preziosa memoria sento di rivolgere il grazie mio e di tutti gli appassionati collezionisti di ruote classiche leggere e pesanti per essere stato un esempio nel metodo e nei modi, con quel suo fare cortese genuino, prodigo e autentico che ne ha fatto una figura leggendaria e altrettanto amata”.