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Economia e lavoro | 25 ottobre 2022, 17:54

Crisi energetica e del clima: da Fondazione Crt un piano straordinario di 8 milioni di euro. E per il 2023 ne arrivano altri 60

Approvato all'unanimità il Documento programmatico previsionale per il prossimo anno. Ma i riflettori sono puntati soprattutto sulle emergenze del momento, anche se gli stanziamenti crescono in tutti i settori

sede della Fondazione Crt

La Fondazione Crt scende in campo contro la crisi climatica e quella energetica /foto Michele D'Ottavio

Emergenza energetica e crisi climatica. Ecco le due voci che risuonano con urgenza negli uffici della Fondazione Crt. Ed ecco perché, da via XX settembre, arriva una risposta articolate e specifica: 8 milioni che saranno destinati unicamente a questi due argomenti, in maniera autonoma e slegata rispetto agli altri 60 che sono stati approvati all'unanimità come stanziamenti per il Documento programmatico di previsione per il 2023. Di questi, otto, in particolare, 3 milioni saranno a integrazione del documento di programmazione per l'anno in corso, mentre gli altri 5 sono pianificati per il 2023. E se da un lato si interverrà nella necessità del momento, con aiuti immediati agli enti penalizzati dal caro-bollette, altri progetti saranno di più ampio respiro, per razionalizzare i consumi, migliorare la tecnologia e quindi l'efficienza energetica. 

Una sfida doppia, al fianco del no profit

Energia e clima, infatti, non stanno solo impattando sulla quotidianità delle aziende o delle famiglie, ma vanno a colpire anche l'universo variegato e territoriale delle associazioni del no profit, da sempre al centro dell'attenzione della fondazione di origine bancaria. “Vogliamo siglare un nuovo patto con il territorio - dice il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Torino, Giovanni Quagliaper favorire la ripresa e promuovere una crescita equa, diffusa, inclusiva, nel segno della solidarietà tra le generazioni e in una prospettiva di futuro sostenibile attraverso la transizione ecologico-energetica, digitale, sociale. Accompagniamo gli enti non profit in un percorso evolutivo per cogliere le opportunità di accesso anche ai fondi europei, nazionali e regionali e massimizzare la capacità di autofinanziamento con il meccanismo del fundraising”. 

Aumentano tutte le voci di spesa

Ma lo stanziamento "extra" non impedisce di rinforzare anche tutte le altre voci di erogazione previste nel nuovo Documento Programmatico Previsionale che ha ricevuto il semaforo verde dal Consiglio di Indirizzo. Dei 60 milioni messi sul campo, infatti, si registra una crescita del 9,1% rispetto ai 55 milioni del 2022, con rinforzi che spaziano in tutti i settori. 

In particolare, arrivano a 18,5 milioni (erano 16,5 milioni nel 2022) i fondi per la tutela, la valorizzazione e l’animazione del patrimonio artistico, architettonico, storico e paesaggistico. La stessa cifra (partendo dai 16 milioni del 2022) per lo sviluppo economico e il rafforzamento dei legami di coesione sociale a fianco delle istituzioni pubbliche e degli enti del Terzo Settore e anche per il comparto "conoscenza e competenze" attraverso investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica e nella formazione del capitale umano. 

Sale infine da 3,5 a 4,5 milioni lo stanziamento per la sperimentazione di interventi con modalità innovative tramite le componenti più innovation oriented del “Gruppo CRT”: la Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e le OGR Torino, polo avveniristico di creatività contemporanea nella duplice dimensione “Cult” e “Tech”. Quest’ultima, oltre a essere sede del primo Centro europeo dedicato alla Scienza dei Dati per il bene comune e per l’impatto sociale, è anche l’unico hub italiano con 14 programmi per l’accelerazione di start up e il sostegno alle imprese – 120 le realtà supportate ogni anno – in settori all’avanguardia e con un’elevata probabilità di crescita: aerospazio, advanced hardware, metaverso, smart cities, gaming, edutech, fintech, scienze della vita e biotech. Nel 2023 le OGR esploreranno nuovi format all’intersezione tra arte, creatività, scienza e tecnologie, lungo le frontiere dell’ArTechnology.


La forte solidità economico-finanziaria della Fondazione e la leva del risparmio fiscale ci consentono di aumentare da subito e in maniera significativa le risorse da destinare sia al sostegno degli enti del territorio sottoposti a forti pressioni esterne, sia allo sviluppo di nuove progettualità, in uno scenario macroeconomico ancora incerto che richiede risposte rapide e capacità di adattamento”, dichiara il segretario generale di Fondazione Cri, Massimo Lapucci.

Massimiliano Sciullo

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