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Attualità | 08 novembre 2022, 07:12

Caso clochard, quale futuro per il porticato davanti al Duomo? Spunta l’ipotesi del dehors di un bar

La realizzazione dello spazio per il bar è però difficile e lontana. Palazzo Civico ha anche pensato a una cancellata. Tante le ipotesi, ma mancano soluzioni concrete

clochard duomo

Caso clochard, quale futuro per il porticato davanti al Duomo? Spunta l’ipotesi del dehors di un bar

Evitare il bivacco dei clochard sotto il palazzo dei Lavori Pubblici, proprio davanti al Duomo di Torino. E’ questo l’obiettivo del Comune di Torino, che quest’anno vorrebbe scongiurare la possibilità che il primo freddo possa portare all’allestimento di una tendopoli nel porticato davanti agli uffici comunali.

I clochard davanti al Duomo

Solo un anno fa alcuni senzatetto furono allontanati dall’area (poi transennata) e la Croce Rossa allestì un punto dormitorio in tenda. In questi giorni, con l’abbassarsi delle temperature, i primi clochard hanno iniziato ad accamparsi nello stesso luogo, sotto quel porticato che il Comune di Torino vorrebbe tutelare e preservare, ma trovare una soluzione non è semplice. Anzi.

Dehors di un bar sotto gli uffici comunali?

Una delle ipotesi prese in considerazione è quella di permettere al bar interno di allestire un “dehors” nel porticato: sedie, tavolini e un po’ di verde, magari con cartelloni che promuovano la città. Niente di più, un’installazione più complessa e strutturale finirebbe per diventare la casa di chi una casa non ce l’ha. 

Tavolini e sedie, una strada comunque in salita

Eppure, nonostante l’ipotesi sia al vaglio degli assessorati competenti, la strada per la realizzazione è in salita per tre motivi: in primis il bar che si trova all’interno della struttura ha orari molto limitati. Chiudendo prima delle 19, il porticato si svuoterebbe nuovamente di sera. Favorendo il ritorno dei clochard. In secondo luogo, vi sarebbero non pochi problemi legati ai vincoli contrattuali: il dehors è infatti considerato una miglioria e chi non ha partecipato alla bando di gara potrebbe contestare questa opzione.

In ultimo sembra difficile che la Città possa concedere gratuitamente il suolo pubblico, come richiesto dai titolari. Insomma, l’opzione tavolini e sedie c’è ma non è così scontata.

Cancellata, Palazzo Civico dice “no”

Scongiurata la possibilità (anche se è stata presa in considerazione) che il porticato potesse essere addirittura chiuso da una cancellata. Il modello “Gran Madre” viene considerato troppo d’impatto per la Città di Torino. Difficile anche che si scelga di transennare lo spazio, come avvenuto lo scorso inverno. Sicuramente i servizi sociali di Palazzo Civico continueranno nella loro opera di convincimento perché i senzatetto possano accettare una sistemazione nei dormitori della città.

E chi lo sa che dove oggi continuano a sorgere piccoli accampamenti di invisibili, un domani non si possa prendere un caffè guardando il Duomo.

Andrea Parisotto

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