Cosa c’è ogni giorno nel nostro piatto? Cosa scegliamo di mangiare? Sono queste alcune domande racchiuse all’interno della mostra “Nel nostro piatto”, un percorso interattivo e multimediale sul cibo, in programma dall’8 novembre al 18 dicembre al Polo del ‘900.
La mostra interattiva
Il progetto della Regione Piemonte e del Museo di Scienze Naturali, è promosso dalla fondazione Vera Nocentini e si pone come prezioso obiettivo quello di formare i giovani circa la salute, il lavoro, la sostenibilità della produzione di cibo e la salvaguardia dell’ambiente e del clima. Ideato e realizzato da Ecofficinasrl, l’allestimento è fatto di sei aree tematiche, 19 postazioni interattive, 7 monitor tattili e oltre 80 giochi multimediali. I visitatori possono seguire il percorso di un piatto di pasta nell’apparato digerente, parlare con le galline allevate e viaggiare nel tempo fino al 2050.
Salerno: “Dobbiamo sapere cosa mangiamo e cosa implica per l’ambiente”
“La mostra dimostra la capacità del Polo del ‘900 di aprirsi e di essere luogo ricettore di cultura a 360 gradi” è il commento di Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione e alle Politiche Educative Giovanili del Comune di Torino. “Come Città stiamo lavorando da tempo sul tema del cibo, in particolare di quello a scuola e a breve concluderemo il bando di rinnovo della mensa”. “Non sempre - conclude Salerno - abbiamo consapevolezza di quello che mangiamo: non dobbiamo pensare dopo a 4 ristoranti e Masterchef, dobbiamo sapere da dove arriva il cibo e cosa è stato fatto per prepararlo, cosa implica per l’ambiente mangiare una cosa piuttosto che un’altra”.
Protopapa: “Grande opportunità educativa”
“Sono convinto che i giovani rimarranno affascinati da questa mostra e magari porteranno qui i loro genitori” spiega invece l’assessore al Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa. “Fino a poco tempo fa il cibo era un passaggio della nostra giornata. Poi si è cominciato a parlare del prodotto, del percorso che fa. Oggi affrontare il tema a 360° diventa una grande opportunità educativa”.