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Eventi | 15 novembre 2022, 14:48

Omaggio a Francesco Rosi: 100 anni dalla nascita del regista di “Le mani sulla verità” [FOTO e VIDEO]

La mostra multimediale al Museo del Cinema racconta l’autore napoletano con una retrospettiva nel giorno della sua nascita. Aperta fino al 17 aprile

Omaggio a Francesco Rosi: 100 anni dalla nascita del regista di “Le mani sulla verità”  [FOTO e VIDEO]

“Le mani sulla verità”, questo il titolo della mostra in omaggio a Francesco Rosi (15 novembre 1922-10 gennaio 2015) tratto proprio da una delle sue pellicole più celebri. Il Museo del Cinema ospita un’articolata retrospettiva sul regista che proprio avrebbe compiuto 100 anni.  

Autore di pellicole come “Il caso Mattei” e “Cristo si è fermato a Eboli”, Rosi nasce inizia il suo percorso artistico nel dopoguerra in teatro, come disegnatore. Esordisce nel cinema nel 1947 come aiuto regista di Luchino Visconti con “La terra Trema”. Nel corso della sua carriera collabora con Antonioni, Zampa, Giannini e nel 1958 debutta alla regia con “La sfida”, primo di bel 17 film

Venuto a mancare nel 2015, è stato celebrato per il suo modo di fare cinema che sollecitata il pubblico a partecipare e a dialogare sempre alla ricerca della verità. 

Presente all’inaugurazione la figlia Carolina Rosi, co curatrice della mostra: “La parte della mostra che mi emoziona di più è sicuramente il riallestimento della sua scrivani. L’obiettivo che ci siamo posti è proprio quello di raccontare l’opera di un regista che spesso viene un po’ dimenticato. Vorremmo così farlo conoscere alle nuove generazioni, facendo correre un filo tra Torino, città del cinema, e Napoli, la città che gli diede i natali”. 

“E’ un dovere far conoscere registi del calibro di Francesco Rosi alle giovani generazioni, il suo lavoro ha avuto davvero una funzione sociale” commentano Domenico De Gaetano, direttore del Museo del Cinema, e Enzo Ghigo, presidente del Museo del Cinema. 

In mostra 

Incentrata su cinque titoli particolarmente significativi nella ricca filmografia del regista (Le mani sulla città, Uomini contro, Salvatore Giuliano, Il caso Mattei e Cristo si è fermato a Eboli), l’esposizione aperta fino al 17 aprile al piano di accoglienza della Mola, è un viaggio multimediale che impiega le nuove tecnologie per sollecitare l’interesse delle giovani generazioni verso temi importanti e ancora attuali. 

Ogni sezione è rappresentata da foto di scena, manifesti, dichiarazioni dell’autore e materiali originali provenienti dall’archivio del Museo Nazionale del Cinema, ed è introdotta da video realizzati da testimonial d’eccezione, in grado di raccontare i temi affrontati da Rosi in un’ottica contemporanea. 

Napoli, la camorra e la speculazione edilizia sono i temi forti di Le mani sulla città vengono raccontate da Francesco Di Leva, mentre l’assurdità della guerra e l’antimilitarismo di Uomini contro hanno la voce di Artem. I misteri italiani, gli intrecci tra mafia, lobby di potere e politica di Salvatore Giuliano e Il caso Mattei sono raccontati rispettivamente da Marco D’Amore e da The Jackal, così come l’Italia di ieri, il fascismo e la questione meridionale di Cristo si è fermato a Eboli hanno come testimonial Valeria Parrella.

L’intento è di celebrare e svelare l’opera di Francesco Rosi alle nuove generazioni, avvicinandole alla sua arte proprio in un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui gli strascichi sociali della pandemia si fondono con nuove incertezze e paure belliche.

Chiara Gallo

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