E’ stato un lunedì importante, soprattutto dal punto di vista burocratico per la sanità piemontese. Entro fine anno, infatti, verrà messa nero su bianco la norma necessaria per la nomina del Commissario straordinario del Parco della Salute.
Commissario che opererà nel solco di quanto fatto con successo per la ricostruzione del ponte Morandi, ma che non sarà Alberto Cirio. A confermarlo, lo stesso presidente della Regione Piemonte: “Non sarò io il Commissario, non credo. Dovrà essere una figura dello Stato, questa è una materia complicata e complessa perché parliamo dell’opera strategica più importante per la nostra regione, quindi penso a un’alta figura dello Stato”. Non appena la richiesta diventerà norma, il presidente convocherà la cabina di regia e chiederà di condividere il nome.
La norma verrà inserita nel primo atto legislativo utile, magari nella finanziaria, comunque entro fine anno.
Regina Margherita, passi avanti verso l’autonomia
Prosegue anche l’iter, annunciato in campagna elettorale e ufficializzato con la delibera regionale del gennaio 2020 per l’autonomia del Regina Margherita rispetto al Parco della Salute. Nascerà infatti entro il 2024 una nuova azienda sanitaria universitaria dedicata al Regina Margherita, all’ospedale dei bambini piemontesi: questo permetterà al presidio di avere una maggior indipendenza, non solo burocratica ma anche sanitaria. “Riteniamo che i bambini non siano piccoli adulti ma siano bambini e debbano essere curati in una struttura con una sua autonomia”, ha spiegato Cirio. Con questo passaggio, l’ospedale avrà 100 posti letto in più rispetto a quelli previsti nell’ultimo “taglio” del Parco della Salute.
“Questo determinerà una migliore efficienza dei servizi” ha affermato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi. Il percorso, come detto, non sarà immediato, con la redazione dei documenti necessari allo scorporo nel 2023 e la creazione della nuova azienda sanitaria entro il 2024. “Parliamo di un’operazione difficile ma ci impegneremo di più al fine di realizzarla” ha promesso Stefano Geuna, rettore magnifico dell’Università di Torino.