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Economia e lavoro | 22 novembre 2022, 18:45

Smettere di fumare…con i sistemi usa e getta

Smettere di fumare: per alcuni è soltanto un’idea un po’ vaga, per altri un obiettivo concreto, che si cerca in tutti i modi di realizzare

Smettere di fumare…con i sistemi usa e getta

Smettere di fumare: per alcuni è soltanto un’idea un po’ vaga, per altri un obiettivo concreto, che si cerca in tutti i modi di realizzare. Alcuni parlano di forza di volontà, ma nella maggior parte dei casi si rivela essenziale e strategico passare a un prodotto diverso, quale è la sigaretta elettronica, per sostituire una gestualità con un’altra, appagare la mente prima ancora che il corpo, e dunque allontanarsi definitivamente dal fumo di sigaretta. Il percorso è lineare e certamente richiede una buona dose di impegno.

In questo percorso, a venire ulteriormente incontro al consumatore, spicca tuttavia un nuovo prodotto. La sua storia non è esattamente recente ma nonostante ciò si presenta come il naturale adattamento della sigaretta elettronica ai bisogni di chiunque le si avvicini con l’obiettivo di smettere di fumare: la sigaretta elettronica usa e getta.

Cosa è la sigaretta elettronica usa e getta?

Prima ancora di essere un prodotto o uno strumento, l’e-cig usa e getta è una scelta: in questo caso, la prima scelta di chiunque decida di smettere di fumare valutando una valida e più salutare alternativa, per combattere l’astinenza e allontanarsi definitivamente dalla sigaretta tradizionale.

Andando a guardare l’oggetto in sé, invece, questo presenta le caratteristiche di qualsiasi sigaretta elettronica, ma in un formato più compatto, che rende dunque impossibile ricaricare le due componenti essenziali di qualsiasi e-cig: la batteria e la scorta di liquido. Logica conseguenze è che la sigaretta elettronica usa e getta, una volta esaurita la sua scorta, debba essere per l’appunto gettata.

In linea di massima, la teoria dice che qualsiasi disposable e-cig debba avere le stesse caratteristiche: avere un serbatoio di liquido, un sistema di vaporizzazione e una batteria. In realtà, se esistono differenze tra una sigaretta elettronica Elfbar e altri prodotti, ad esempio, è proprio perché ci sono comunque delle variabili che hanno delle leggere conseguenze su come funziona un’e-cig usa e getta, quando si passa da un modello a un altro.

Il funzionamento di una sigaretta elettronica usa e getta

La durata della resistenza e quella della batteria, la quantità di liquido assorbita all’accensione, la frequenza con cui ci si dedica allo svapo: questi sono soltanto alcuni dei fattori che possono variare da una sigaretta elettronica all’altra o da un utilizzatore all’altro. Date queste variabili, è difficile stabilire con nettezza quanto dura una e-cig usa e getta, il cui funzionamento è tuttavia garantito per un numero di svapi o puff che si aggira tra i 600 e gli 800.

In aggiunta, esistono anche altre differenze che rendono estremamente vasta la galassia delle sigarette elettroniche usa e getta: tra queste, la presenza e la concentrazione di nicotina negli e-liquid o, ancora, i vari gusti che il vapore può lasciare sul palato dell’utilizzatore. Se il primo fattore può facilmente interessare quei consumatori che hanno deciso di smettere di fumare cercando nella sigaretta elettronica monouso un valido alleato, la grande varietà di gusti può sorprendere anche gli svapatori di più vecchia data.

Si può spaziare tra gusti più tabaccosi e altri più cremosi, passando poi per sapori più dolci o fruttati: in questo senso, la varietà esistente e garantita dal mercato non può che strizzare l’occhio a chi si dedica allo svapo da tempo o a chiunque si stia avvicinando a questa tendenza per allontanarsi dal fumo di sigarette.

Comprare e gettare e-cig usa e getta

L’idea di fondo che sta dietro la diffusione delle sigarette elettroniche, siano esse tradizionali o usa e getta, è quella di fornire un’alternativa al fumo combusto. Rivolgersi ai migliori negozi di articoli per lo svapo è il primo passo per procurarsi una e-cig monouso e capire se il suo funzionamento è appagante e utile al proprio scopo: smettere di fumare. Il tutto, poi, avviene a un prezzo contenuto, certamente inferiore all’investimento richiesto dall’acquisto di una sigaretta elettronica tradizionale.

L’unico appunto riguarda lo smaltimento di questo prodotto una volta esaurite la batteria e la scorta di liquido: trattandosi di RAEE, ossia di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche Elettroniche, come testimoniato dalla presenza della batteria, del chip e del LED che comunica quando il prodotto è attivo e quando si sta esaurendo, le sigarette elettroniche monouso vanno smaltite unicamente nelle apposite isole ecologiche.

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