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Politica | 25 novembre 2022, 15:55

Alle Vallette vai in carcere due volte: "Senza aiuto psicologico, sanitario e sociale è un supplemento di pena" [VIDEO]

Sopralluogo di Magi (+Europa), Valle (Pd) e Boni (Radicali Italiani): tra i detenuti il 68% di recidiva

boni magi e valle al carcere vallette

Sopralluogo al carcere delle Vallette per Boni, Magi e Valle

"La mancanza di assistenza sociale e sanitaria viene vissuta dai detenuti come un supplemento di pena". È questa la stringata - ma estremamente reale - sintesi fatta dal deputato di +Europa, Riccardo Magi, che questa mattina ha visitato il carcere Lorusso e Cutugno insieme al vicepresidente regionale Daniele Valle e al presidente di Radicali Italiani, Igor Boni

Record di suicidi: "Manca assistenza psicologica" 

Un sopralluogo che arriva nell'annus horribilis del penitenziario delle Vallette, dove si è registrato il record negativo con 80 suicidi, di cui due negli ultimi giorni. A questi si aggiungono mille tentativi, fortunatamente sventati dagli agenti, di togliersi la vita. "La cosa che più mi ha colpito - ha spiegato Valle - è che l'assistenza psicologica ai carcerati non viene garantita: l'Asl di Torino e la Regione non possono sottrarsi alla presa in carico dei detenuti". Su quest'ultimo fronte, dopo la ristrutturazione, a gennaio sarà riaperto il Sestante, il reparto dedicato ai carcerati psichiatrici. 

Mesi per una visita medica

Altro tema è quello delle visite mediche generiche: i detenuti devono attendere mesi prima di poter avere un appuntamento. "È necessario fare pressione sull'Azienda Sanitaria per avere più dottori" ha concluso l'esponente del Pd. "Il Lorusso e Cutugno - ha osservato Magi - rispecchia appieno i problemi delle carceri italiani, dal sovraffollamento alla percentuale drammatica di tossicodipendenti".

Oltre 600 tossicodipendenti

"Sono 600 - ha aggiunto l'esponente di +Europa - le persone con dipendenza, a cui non si riesce a dare una risposta e vivono in uno stato di prostrazione per non riuscire ad avere un primo contatto con il Sert, se non dopo 2 mesi". "I tossici non devono stare in carcere. Faccio un appello al ministro Nordio perché si faccia qualcosa di concreto: gli sforzi economici non possono limitarsi alla ristrutturazione della struttura, c'è da premere su misure alternative", ha concluso Magi. 

68% di recidiva 

L'evidenza è che sono necessari degli interventi la dà il numero di ingressi al Lorusso e Cutugno: ogni anno sono 3mila coloro che varcano i cancelli. Il tasso di recidiva, cioè di chi commette nuovamente reato, è del 68% quindi piuttosto elevato. C'è addirittura il caso estremo di un detenuto che ha commesso una rapina solo per tornare in cella, dove ormai aveva costruito il suo equilibrio. 

Sovraffollamento 

"Al Lorusso - ha osservato Boni - ci sono 1.444 persone, a fronte di una capienza regolamentare di 1.118: questo carcere è molto più grande di tantissimi Comuni del Piemonte". "Ci più di 600 stranieri - ha aggiunto - ed appena due mediatori culturali: lo stesso numero del minorile Ferrante Aporti, per 35 ragazzi. Gli educatori sono solo 14: non siamo sotto organico, ma sono quelli previsti per legge. Questa struttura non serve a rieducare nessuno". 

Cinzia Gatti

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