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Politica | 28 novembre 2022, 10:50

"Niente cravatta in Consiglio Comunale", la proposta del Radicale Viale: "Ci sia parità tra uomini e donne"

Dopo la bocciatura con Fassino, il capogruppo ci riprova: "Norma che riguardi tutti, non solo il genere maschile"

foto di archivio

"Niente cravatta in Consiglio Comunale", la proposta del Radicale Silvio Viale

Oggi in Sala Rossa arriva il bon ton. O meglio la richiesta di parità di genere tra uomini e donne. Il capogruppo della civica Per Torino Silvio Viale ha presentato una proposta di deliberazione che chiede di modificare l'articolo 105, comma 1, del Regolamento del Consiglio Comunale. 

Obbligatoria la cravatta 

Questa specifica parte della norma impone ai "consiglieri, assessori ed al personale" maschi, impegnati in Sala Rossa durante le sedute, l'obbligo di "giacca e cravatta". La proposta del Radicale è di togliere quest'ultima imposizione, con l'unico vincolo che "i partecipanti ai lavori, gli operatori dell'informazione e il pubblico devono vestire in modo consono alla dignità dell'assemblea". Per semplificare l'esponente di maggioranza chiede che tutti i consiglieri comunali - siano esse uomini e donne - abbiano le spalle coperte, sia una giacca, oppure una maglia o golf. 

Parità di genere nell'abbigliamento 

Ma perché togliere l'obbligo della cravatta? Chi frequenta Viale in Comune o alla conferenza stampa non può non aver notato quelle che solitamente indossa lui, estremamente sgargianti e dove spesso i protagonisti sono gli animali, su tutti le pecore. Il capogruppo ne fa una questione di uguaglianza tra uomini e donne. "Oggi in politica - spiega - si parla di parità di genere: ci vuole una norma che riguardi tutti, non solo il genere maschile". 

Bocciata con Fassino

L'esponente della maggioranza aveva già presentato questa proposta con l'ex sindaco Piero Fassino: all'epoca venne bocciata. Passati più di sei anni, la richiesta torna in Sala Rossa. "Se oggi un consigliere comunale arrivasse con una gonna, una giacca e una cravatta potrebbe entrare. Questa norma è retaggio di un'epoca passata" conclude Viale.

Cinzia Gatti

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