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Cultura e spettacoli | 30 novembre 2022, 10:40

Teatro: fino al 4 dicembre all'Astra va in scena "L'angelo di Kobane"

La storia di una giovane donna, una contadina curdo-siriana chiamata Rehana, che avrebbe voluto studiare, diventare avvocato, e invece abbracciò il kalashnikov fino a diventare un implacabile cecchino

L'ANGELO DI KOBANE (dal 30 novembre al 4 dicembre al Teatro Astra) - foto di Patrizia Lanna

L'ANGELO DI KOBANE (dal 30 novembre al 4 dicembre al Teatro Astra) - foto di Patrizia Lanna

Chi ricorda l’assedio di Kobane? Era il 2014. Sono passati pochi anni, eppure di quei tragici fatti della guerra civile siriana resta una memoria evanescente e confusa, sopraffatta da sempre nuovi e tragici sviluppi in un quadrante geopolitico senza pace.

Il pluripremiato autore inglese Henry Naylor ha condotto una lunga indagine, fatta di ricerche, interviste, studi su quanto accaduto e ne ha tratto un racconto magmatico, un flusso di coscienza che prende spunto da una storia vera. Quella di una giovane donna, una contadina curdo-siriana chiamata Rehana, che avrebbe voluto studiare, diventare avvocato, e invece abbracciò il kalashnikov fino a diventare un implacabile cecchino delle truppe femminili che combatterono contro l’Isis.

In scena Anna Della Rosa, applaudita in produzioni del TPE firmate da Valter Malosti come Molière / Il Misantropo e Cleopatràs di Giovanni Testori, in Accabadora di Michela Murgia e Sorelle di Pascal Rambert. Drammaturgo, autore e attore di serie satiriche per la televisione, Henry Naylor (1966) è ormai una presenza assidua all’Edinburgh Fringe Festival. Ha raggiunto il successo come autore con la trilogia Arabian Nightmares, di cui L’angelo di Kobane (Angel, rappresentato in Francia, Australia, Russia, Stati Uniti) è il terzo capitolo. "Volevo raccontare – spiega – quanto e come le nostre ambizioni, i nostri sogni, possano essere distrutti dalle ambizioni di qualcun altro. E di come una donna, che credeva nel pacifismo e nella giustizia, si sia convertita alle armi e alla violenza". La versione italiana ha debuttato all’edizione 2018 della Rassegna di Drammaturgia Contemporanea del Teatro Nazionale di Genova. Lo spettacolo viene finalmente ripreso per la Stagione TPE 2022/23 dopo esser stato inizialmente previsto in cartellone all’Astra a novembre 2020 e riprogrammato a gennaio 2022.

redazione

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