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Sanità | 06 dicembre 2022, 14:29

Asl To3, stabilizzati 144 lavoratori. I sindacati: "Bene, ma non basta a risolvere i problemi"

L'azienda nei giorni scorsi ha confermato l'assunzione definitiva a partire dal 1° gennaio di 59 oss, 74 infermieri e 11 altre figure sanitarie. Prorogato il contratto di alcuni amministrativi. Uil: "Mancano tecnici, altre oss e infermieri, soprattutto in alcuni ospedali"

Infermieri in corsia

Nell'ambito della Asl To3 saranno stabilizzati 144 lavoratori

Saranno 144 i lavoratori che, a partire dal 1° gennaio 2023, saranno stabilizzati all'interno delle strutture che fanno capo alla Asl To3. A darne notizia, nei giorni scorsi, è stata la stessa azienda sanitaria durante un incontro con i sindacati di categoria. Si tratta di personale a scadenza con la fine del 2022: 59 OSS, 74 infermieri e 11 figure di altri profili sanitari che troveranno la stabilità di un contratto a tempo indeterminato. Mentre sarà prorogata anche una parte non ancora quantificata di personale amministrativo, in scadenza al 2022, mentre nel primo semestre 2023 saranno assunti coadiutori amministrativi dalla graduatoria dell’Asl TO4 e da quella del prossimo concorso che si terrà presso l’ASL Città di Torino (circa 50 posizioni richieste).

Una prospettiva che però non soddisfa appieno i rappresentanti dei lavoratori. "Riteniamo tutto ciò certamente positivo ma non possiamo, comunque, ritenerci soddisfatti perché non sono ancora risolte le criticità esistenti e denunciate alla Uil Fpl e alle altre organizzazioni sindacali dai lavoratori e per le quali si è condivisa una lettera denuncia con le altre sigle confederali", dicono da Uil.

E ribadisce che le criticità vanno dalla carenza di personale tecnico e medico nelle Radiologie alla carenza di tecnici di laboratorio che si è ulteriormente accentuata a seguito di recenti collocamenti in quiescenza. E poi mancano anche figure di Oss e personale infermieristico che impedisce l’apertura a regime di reparti (i sindacati parlano di Rivoli e Susa), strumentazioni utili al miglioramento dell’organizzazione del lavoro, fino al tema della sicurezza. E poi i pronto soccorso: "Il personale è allo stremo, soggetto a carichi di lavoro insostenibili ed esposto ad un aumento del rischio professionale ormai non più accettabile. Non aver ancora attuato il piano di sovraffollamento per il periodo invernale è solo la punta dell'iceberg di un malessere e un disagio organizzativo diffuso in tutte le realtà che vede l’ospedale di Rivoli poco alla volta riempirsi di soggetti positivi al Covid".

Massimiliano Sciullo

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