Anche Alberto Cirio, governatore del Piemonte, ha voluto dare il proprio contributo in occasione della marcia in difesa delle donne iraniane e per i Diritti Umani nel mondo organizzata a Roma dai Radicali. E ha mandato un messaggio al partito, così come all'Associazione Marco Pannella di Torino.
"Quello che sta avvenendo in Iran ci lascia sgomenti, perché siamo ormai abituati a pensare alla nostra libertà come a qualcosa di naturale - scrive il presidente della Regione -. Ma le immagini che arrivano da Teheran ci ricordano che i diritti umani non sono scontati per tutti e che la nostra vita, per come la conosciamo, è frutto del sacrificio che migliaia di donne e di uomini ci hanno affidato come preziosa eredità".
"Per questo - aggiunge ., ancor più in una Italia e una Europa dove le massime istituzioni sono finalmente rappresentate da donne, abbiamo il dovere di mettere in campo tutte le leve diplomatiche ed economiche per scuotere i regimi non democratici. Il popolo iraniano, le donne iraniane e tutti coloro che ancora oggi vedono negata la propria libertà devono sapere che non sono soli. Oggi è la giornata mondiale per i diritti umani e il Piemonte cammina al fianco di ogni persona che lotta per la propria vita e la propria libertà".