Sono quattro gli scenari, che verranno comparati, per migliorare il trasporto pubblico sull’asse Val Pellice-Pinerolo.
Ieri in Città metropolitana a Torino sono stati definiti i contorni entro cui la società di ingegneria Meta, che ha ricevuto l’incarico, dovrà sviluppare uno studio che permetta alla politica di decidere una volta per tutte se riattivare il treno o puntare su altre soluzioni.
Il titolare della società, l’ingegner Andrea Debernardi, ha presentato le quattro ipotesi che verranno analizzate: riattivazione della linea ferroviaria, sospesa dal 2012, riapertura con il sistema tram-treno, trasformazione dei binari in busvia, potenziamento della mobilità su gomma. Queste soluzioni verranno tutte affiancate da una pista ciclabile.
In sala c’erano amministratori comunali, esponenti di associazioni, sindacati e mobility manager di aziende del Pinerolese. Tutti hanno approvato questi scenari di riferimento, anche se il sindaco di Pinerolo Luca Salvai e l’ex primo cittadino di Torre Pellice Claudio Bertalot hanno invitato a non soffermarsi troppo su quelli difficilmente realizzabili, per una questione di costi, come la busvia e il tram-treno.
I sindacati e i mobility manager, invece, hanno chiesto di prestare attenzione alle esigenze dei lavoratori, che oggi vengono prevalentemente al lavoro in macchina per mancanza di alternative funzionali. Lo studio nel mese di febbraio proseguirà misurando il traffico effettivo sull’asse Val Pellice-Pinerolo su cui si ragionerà per formulare delle proposte ottimali per ogni scenario, che verranno confrontate.
Marco Bertello