Code nella notte, anche con parecchi gradi sotto zero, pur di avere la possibilità di ottenere o rinnovare il proprio passaporto. È caos totale, anche a Torino, per chi cerca di mettersi in regola con i documenti.
E le foto che arrivano dalle prime ore di oggi mostrano una situazione che non si può considerare normale.
In coda all'alba e al freddo
Da Rivoli fino a Bardonecchia, il sabato che è stato individuato come open day per chi non aveva una prenotazione si è trasformato in un incubo. Attese infinite quando ancora era buio, spesso (è il caso di Bardonecchia) con temperature bassissime. E anche per chi si trova dall'altra parte dello sportello, non deve essere una situazione facile.
Le agenzie di viaggio: "Tutto bloccato, danno enorme"
Ma il disastro non riguarda solo le singole persone. Colpisce un intero settore, quello dei viaggi. "La situazione è drammatica e tutta la categoria ne risente - dice Irene Ciccarelli, presidente di Assoviaggi Piemonte Confesercenti -. Ci sono colleghi che raccontano sempre più di prenotazioni non confermate, di disdette, di clienti che si informano, ma poi non comprano i pacchetti viaggio perché capiscono che non faranno mai in tempo a ottenere il passaporto. Siamo bloccati, il danno è enorme, la Pasqua per esempio è già completamente saltata".
E spesso non si ha nemmeno consapevolezza del problema: "Le gente pensa che possano servire due o tre mesi, ma già oggi non si può fare nulla prima di luglio. Le vacanze estive sono già a rischio", conclude Ciccarelli. "Abbiamo già chiesto al governo di intervenire e fare qualcosa, visto che la situazione riguarda solo il Piemonte e poche altre regioni".
Questura: "In tutta la provincia 6 mila persone in coda agli uffici"
A metà pomeriggio dalla Questura sono arrivati i primi dati sulle code e sulle pratiche concluse dai 14 uffici aperti in Provincia per la presentazione delle istanze, ciascuno con più sportelli dedicati.
Circa 6 mila persone erano in fila davanti ai diversi uffici fin dalle prime ore del mattino. Il numero corrisponde a quello trattato mensilmente da tutti gli Uffici del territorio.
Sino ad ora risultano ritirate ben 1889 pratiche (quasi la metà di quelle che complessivamente vengono acquisite in un mese da tutti gli uffici della Questura)".
"La preoccupazione di rimanere senza documento, innescata anche dalla difficoltà di procedere alla prenotazione online, ha spinto molti a recarsi alla prima apertura straordinaria del 2023 anche se la volontà/necessità di recarsi all’estero sorgerebbe solamente nei mesi estivi.
Tutto il personale degli Uffici della Questura interessati alla ricezione delle istanze di passaporto stanno lavorando senza sosta e con grande impegno da questa mattina affinché venga acquisito il maggior numero di pratiche possibili.
Gli sportelli sono rimasti aperti oltre l’orario di chiusura previsto per riuscire a soddisfare quante più richieste possibili di coloro che fin dal mattino si sono messi in coda".
Vista l'eccezionale affluenza verificatesi nella giornata odierna, la Questura sta organizzando ulteriori prossime date infrasettimanali di apertura degli sportelli passaporti ai non prenotati, che a breve saranno comunicate.
Le prossime aperture del fine settimana:
- 25 Febbraio
- 25 Marzo
- 22 Aprile
- 27 Maggio
Ruffino (Azione): "Caos indegno di un Paese civile, Piantedosi intervenga"
“Ormai per ottenere il rilascio del passaporto in Italia occorre affrontare un percorso a ostacoli sempre più difficile, tra lunghissime liste d'attesa e affollatissimi open day, con tempi e disagi inaccettabili per i cittadini. Dal ministro Piantedosi ci aspettiamo una spiegazione ma, soprattutto, che intervenga quanto prima per trovare una soluzione a questo disastro”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione, che aggiunge: “Oggi a Torino centinaia di persone si sono messe in coda, alcune sin dalla notte, per provare ad approfittare dell’apertura straordinaria degli uffici stabilita per ogni ultimo sabato del mese. Qualcuno ce l’ha fatta, altri no. Il tutto in un caos non degno di un Paese civile. Se il problema è organizzativo, si adottino subito le misure necessarie. Se invece il problema è la carenza di personale – conclude Ruffino – si rafforzino gli organici prevedendo anche un adeguato piano di assunzioni”.
Grimaldi e Ghirra (Alleanza Verdi Sinistra) "Il ministro venga a Torino, situazione da terzo mondo"
"L’open day nelle sedi della Questura per il rinnovo del passaporto si è trasformato in una baraonda da terzo mondo, fra centinaia di torinesi in attesa in strada e sui marciapiedi a partire dal cuore della notte, code gestite autonomamente, gente arrabbiata che ha avuto la pazienza di aspettare e dover tornare indietro dopo ore e ore di attesa” - dichiarano i deputati di Alleanza Verdi e Sinistra Francesca Ghirra, intervenuta martedì in aula a Montecitorio durante il question time, e Marco Grimaldi, entrambi presenti a Torino e testimoni di quanto avvenuto.
“Abbiamo sollevato con un'interrogazione urgente alla Camera il problema dei ritardi nel rinnovo o nel rilascio dei passaporti per migliaia di persone in tutta Italia. La questione riguarda soprattutto la scarsità degli addetti negli uffici competenti del Viminale. Il ministro Piantedosi, tuttavia, rispondendo in aula, non ha fatto riferimento a nuove assunzioni: questo è il cuore del problema. Non ha parlato dei tanti lavoratori e lavoratrici precari lasciati a casa a fine anno, con la bocciatura dei nostri emendamenti che chiedevano una stabilizzazione" - proseguono Grimaldi e Ghirra - "Piantedosi dovrebbe chiedere scusa e farsi qualche ora al gelo per capire il problema. Continueremo a vigilare affinché il Ministro se ne occupi, anziché pensare ai rave, in modo che tutti i cittadini e le cittadine si vedano riconosciuto il diritto di avere in tempi rapidi il proprio passaporto".