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Attualità | 30 gennaio 2023, 13:44

Eurovision Song Contest, Torino scopre un'eredità da quasi 90 milioni di euro e 55mila turisti

Domani il passaggio delle chiavi a Liverpool, che ospiterà l'edizione 2023

foto di archivio, dario gallina e cirio

Eurovision Song Contest, Torino scopre un'eredità da quasi 90 mln di euro e 55mila turisti

Quasi 23 milioni di ricadute economiche tra distribuzione di reddito da parte degli organizzatori e consumi da parte di pubblico e visitatori. A livello mediatico, invece, il valore generato si aggira sui 66 milioni in termini di presenza su pubblicazioni, cartacei e web. Sono passati mesi, ma resta ancora forte l'eco di un evento internazionale come Eurovision Song Contest, che ha animato Torino dal 9 al 14 maggio. A tirare le fila è stata la Camera di Commercio, che a bocce ferme ha voluto tracciare un bilancio di quel che è stato e dell'eredità lasciata. 

58mila turisti da fuori Torino 

"Eurovision è stato un evento che ha avuto impatto economico diretto sul territorio e sulla città, ma anche un impatto mediatico e altre conseguenze più difficili da stimare", dice Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino. 63mila i posti riempiti al PalaOlimpico, in occasione dei novi eventi in programma, a cui si aggiungono 220mila persone che hanno assistito ai concerti ed eventi all'EuroVillage del Valentino.

A fronte di questi numeri, si quantifica in oltre 128 mila persone il pubblico complessivo di Eurovision: più di 55mila provenienti da fuori Torino, di cui 25 mila dall'estero (Spagna, Regno Unito, Germania e Francia). Il tratto più significativo è la giovane età del pubblico, con il 75.6% tra i 18 e i 35 anni. 

Domani il passaggio delle chiavi a Liverpool 

Numeri illustrati in occasione del passaggio delle chiavi di Eurovision Song Contest a Liverpool, previsto domani: il sindaco Stefano Lo Russo è già volato oltremanica per incontrare la collega Joanne Anderson.

La cittadina inglese ospiterà infatti l'edizione 2023 del festival: se a Torino ha trionfato l'ucraina Kalush Orchestra, il perdurare del conflitto ha obbligato a spostare l'evento. "Eurovision - ha commentato l'assessore alla Cultura Rosanna Purchia - è stata una sorta di liberazione dalla pandemia: è tornata la voglia di stare insieme".

"Eurovision - ha aggiunto - è stata un'occasione unica, ma non vuole dire che non si deve lavorare per altri eventi. Torino poi deve essere maggiormente collegata con il mondo. Vanno potenziati i treni per Milano, così come i voli aerei, ma vedo che questa strada si sta aprendo". 

Una ricettività che cambia

Il 41.3% delle persone che sono venute in Città, però, ha scelto una sistemazione non alberghiera. Solo il 23.3% ha optato per un albergo, mentre il 28.3% sono stati escursionisti senza pernottamento. Sintomo, forse, di una ricettività da ripensare. "L'attuale assetto dell'offerta - ha commentato Gallina - va incrementato, anche dal punto di vista qualitativo. Ma stanno sviluppandosi anche gli affitti di breve periodo, come gli Airbnb. Se vogliamo candidarci a un futuro sempre più votato all'accoglienza turistica, dobbiamo ripensare questa struttura diffusa ricettiva". 

"Questi dati sulle ricadute - ha commentato il presidente della Regione Alberto Cirio - che l'Eurovision ha avuto sono la dimostrazione pratica sul perché scegliamo di investire sui grandi eventi come motore di turismo ed economia e come strumento per promuovere la bellezza e l'eccellenza del nostro territorio".

Cinzia Gatti e Massimiliano Sciullo

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