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Economia e lavoro | 23 febbraio 2023, 18:02

Dalle fabbrica Lancia alla casa per anziani: al "Lingottino" di Borgo San Paolo aprono due residenze da 200 posti

L'intervento, tramite Ream e Geras, è costato 45 milioni. Quaglia: "Trasformiamo spazi in luoghi, vivi e abitati". Lo Russo: "I siti industriali cambiano pelle"

lingottino

Al "Lingottino" di Borgo San Paolo aprono due residenze da 200 posti

Due residenze socio assistenziali da 200 posti ciascuna nell'area che una volta si chiamava Lingottino, all'ombra del grattacielo della Lancia. Ma dove un tempo nascevano le macchine, oggi sorgono strutture per anziani, Issiglio e Lancia, appunto, a completamento di una riqualificazione più ampia che in borgo San Paolo ha visto sorgere anche un'area giochi e un supermercato a marchio Lidl.

Una storia iniziata nel 1910

Lo stabilimento risale al 1910 con un marchio conosciuto ora in tutto il mondo. E ora nella sua nuova veste è gestito da Codess sociale (nata in realtà con strutture per bambini e asili nidi) con la collaborazione consortile di Elleuno. I due ingressi sono separati: via Lancia 40 e via Issiglio 75,  per un totale di 24mila metri quadri. "È nostro dovere fornire assistenza e attenzione alle fasce più fragili della nostra società - dice Alberto Ruggieri, presidente di Codess sociale - e se questa è una sfida vinta, da domani ne inizia un'altra, per confermare che la qualità non è una parola vuota".

Un acquisto da 45 milioni di euro

L'intervento è costato 45 milioni per l'acquisto da parte di Ream sgr (del mondo delle fondazioni  bancarie) immobiliare insieme al fondo Geras, dal valore di circa 200 milioni e con la disponibilità di altri 60 per acquisire altre due strutture al servizio della persona. Sale comuni, ma anche stanze private con servizi di alto livello e una piscina per la riabilitazione. Per ora gli ospiti sono 50. L'accesso può essere fatto da privato, ma anche in convenzione con la ASL, cosi come con la formula della continuità assistenziale.

"Dobbiamo trasformare gli spazi in luoghi - dice il presidente Ream, Giovanni Quaglia - perché devono essere vissuti e abitati, non lasciati vuoti".

Un altro pezzo della Torino industriale che cambia

"Sono molto legato alla trasformazione di questa zona - dice il sindaco, Stefano Lo Russo - ed è soprattutto un luogo cui la gente è molto affezionata e che è paradigma di una Torino operaia e industriale che non c'è più". "I siti industriali che ora si stanno riqualificando sono un emblema di Torino conosciuto in tutto il mondo. Dal Lingotto alle Ogr, fino a Parco D'ora, dove si è ricostruito senza demolire".

Massimiliano Sciullo

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