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Cultura e spettacoli | 01 marzo 2023, 11:52

Roberto Giacobbo raggiungerà Torino per la quarta puntata della nuova serie di Freedom

In onda lunedì 6 marzo su Italia 1. Protagonisti il Palazzo dell’Arsenale e la sua scuola di formazione per ufficiali dell’Esercito

Roberto Giacobbo raggiungerà Torino per la quarta puntata della nuova serie di Freedom

Torino di nuovo protagonista di programmi televisivi. 

Nella quarta puntata della nuova serie di Freedom, Roberto Giacobbo, che si svolgerà lunedì 6 marzo alle ore 21.15 su Italia1, raggiungerà il capoluogo sabaudo per compiere un viaggio emozionante. Con un vero e proprio permesso speciale entreremo nel principale luogo deputato alla formazione morale e professionale delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, i giovani Ufficiali dell’Esercito Italiano. È il Palazzo dell’Arsenale, oggi sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito: un luogo ricchissimo di gloriose tradizioni e di un patrimonio spirituale e culturale inestimabile. 

Freedom torna poi in Egitto, nella necropoli di Dahshur per poi tornare in Italia e parlare di Leonardo da Vinci al Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia di Milano.  

Ma non solo. Roberto Giacobbo e la squadra di Freedom raggiungeranno l’Emilia Romagna dove, il paese di Bobbio pare custodire il segreto di una delle opere più famose di Leonardo, la Gioconda.  

Roberto Giacobbo raggiungerà poi la Spagna per raccontare un mistero affascinante. Cosa successe nel piccolo paesino di Belmez all’inizio degli anni ’70? Entreremo nella casa che un tempo fu di Maria Gomez Camara, la donna che nel 1971 iniziò a notare, nel pavimento della propria cucina, inquietanti volti che parevano provenire direttamente da altre dimensioni.

La squadra di Freedom si sposterà poi in Campania per visitare uno dei palazzi reali più famosi del mondo: la Reggia di Caserta. Un viaggio che partirà da lontano perché il fidato truck di Freedom accompagnerà Roberto Giacobbo a scoprire i segreti dell’Acquedotto Carolino, uno straordinario sistema che permise all’architetto di Carlo III di Borbone, Luigi Vanvitelli, di trasportare l’acqua necessaria per le fontane dei giardini da ben 38 km di distanza. 

redazione

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