"La lotta non finisce". Suona come una promessa, ma porta con sé l'eco di una minaccia il monito lanciato dagli anarchici che domani, a Torino, daranno vita a un corteo nazionale di solidarietà ad Alfredo Cospito, leader della FAI.
Tanti gli obiettivi ritenuti sensibili
Dopo la conferma del carcere duro per l'anarchico, è alta la tensione sia per gli obiettivi ritenuti sensibili che per eventuali azioni dimostrative eclatanti. Domani gli anarchici si ritroveranno in piazza Solferino, alle 16.30, per una manifestazione "nazionale" che difficilmente partirà prima delle 18. E' infatti previsto l'arrivo di antagonisti da tutta Italia, ma le forze dell'ordine non escludono che possano arrivare nel capoluogo piemontese anche esponenti dell'area anarchica provenienti da paesi esteri come Francia e Germania.
Attese tra le 500 e le mille persone
Che la rete anarchica sia stata in grado di valicare i confini nazionali è cosa nota: dalle azioni in Grecia a quelle in Sud America, passando per quelle compiute in Francia, sono tanti gli episodi che negli ultimi mesi hanno fatto riscoprire la minaccia anarco-insurrezonalista. Ecco perché, in vista di un corteo che potrebbe portare a Torino tra i 500 e i 1.000 manifestanti, l'attenzione è altissima.
Altissimo il livello di attenzione
Intanto dal carcere di Opera di Milano, dove è detenuto, Alfredo Cospito ha scritto una lettere divulgata in queste ore sui social network in cui si definisce "pronto a morire per far conoscere al mondo cosa è veramente il 41 bis".