Più dialogo e creazione di aree verdi dove ora sono assenti. Sono queste le richieste della Circoscrizione 4, dopo l'annuncio del Comune e Regione di voler costruire il nuovo ospedale di Torino ovest sul terreno occupato dai giostrai alla Pellerina. Una soluzione, quest'ultima, che il mini-Comune di San Donato/Parella e i suoi residenti inizialmente non avevano accolto con favore: tra le alternative proposte che il nuovo sito ospedaliero sorgesse negli spazi della ex Thyssen, oppure nell'area occupata da Iren che affaccia su corso Appio Claudio.
Più dialogo
Ipotesi scartate per diversi motivi dalla Città e da piazza Castello. Ieri il Consiglio della 4 ha quindi approvato un ordine del giorno per chiedere garanzie per il territorio. Tra le priorità un "dialogo immediato tra gli enti coinvolti per il recepimento delle istanze relative al programma delle attività compensative".
"Verde dove assente"
"Chiediamo - spiegano il presidente Alberto Re e la vice presidente Sara Cariola - che la compensazione del verde avvenga con azioni mirate sul territorio della nostra Circoscrizione, concordando gli interventi col nostro ente". "Vogliamo riqualificazioni territoriali - aggiungono - e inserimento di verde in zone dove è assente o insufficiente, ipotizzando non solo un saldo positivo ma uno sforzo maggiore per arrivare all’ampliamento del Parco Pellerina". Comune e Regione hanno invece garantito che l’attuale edificio dell'ospedale Maria Vittoria, dopo lo smantellamento, manterrà una vocazione sanitaria pubblica.
"La logica delle compensazioni colpisce anche in circoscrizione 4 a Torino. L'idea che un progetto impattante come la costruzione di un nuovo ospedale nel Parco della Pellerina possa essere bilanciato con la creazione di qualche area verde è semplicemente assurda", attacca la consigliera regionale di Unione Popolare Francesca Frediani. "Bisogna ridiscutere le decisioni, tanto più se si considera che sono state prese utilizzando pesi appositamente studiati per far prevalere l'opzione finale, incomprensibilmente gradita alle amministrazioni regionali e comunali. E adesso anche in Circoscrizione. Ma sappiamo bene che i cittadini non sono d'accordo e hanno ben compreso che ci troviamo di fronte all'ennesimo scelta scellerata di una politica miope e nemica dell'ambiente".