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Attualità | 30 marzo 2023, 18:38

Torino, la residenza universitaria della Mole riapre con 37 posti in più

Inaugurata la sede di via delle Rosine, gestita dal Collegio Einaudi, completamente riqualificata grazie a un investimento di quasi 9 milioni

Torino, la residenza universitaria della Mole riapre con 37 posti in più

152 posti letto, 37 in più rispetto al passato e di cui 144 in camera singola, per 5 piani di altezza e un investimento totale tra pubblico e privato di 8,8 milioni di euro: sono questi i numeri della rinnovata sede della residenza universitaria Mole di via delle Rosine 3, gestita dal Collegio Einaudi, inaugurata questa mattina a Torino.

La sede Mole ospiterà anche servizi come aule studio, connettività informatica, palestre, una sala musica, stirerie e lavanderie: "Il nostro obiettivo - sottolinea il presidente di Collegio Einaudi Paolo Enrico Camurati - non è solo quello di stimolare gli studenti a raggiungere risultati di eccellenza e ottimi professionisti, ma anche quello di trasmettere valori civici in grado di formarli come cittadini".

All'inaugurazione ha partecipato anche la senatrice Alessandra Gallone, consigliera delegata del Ministero dell'Università e della Ricerca: "Qui - ha dichiarato - è presente una comunità umana, urbana e sociale, un progetto che rappresenta la meraviglia di contaminazioni favolose: il nostro pensiero va quindi agli studenti che animeranno questi luoghi e che avranno un privilegio incredibile. Un plauso, infine, va alla sinergia sviluppata".

Il progetto è stato realizzato anche con il contributo delle istituzioni locali: "Torino - ha commentato l'assessora all'istruzione Elena Chiorino - ha le carte in regola per accogliere gli studenti attraverso l'offerta di servizi di qualità, soddisfando i bisogni con luoghi curati dove poter non solo studiare ma anche creare comunità. Da parte nostra, nel 2023, stanzieremo 100 milioni per il diritto allo studio".

"Il sostegno delle fondazioni - ha aggiunto l'assessora al bilancio della Città di Torino Gabriea Nardelli trasmette il senso di fiducia che c'è nel Collegio, che porta avanti il suo programma di premiare i talenti. Queste iniziative vanno sempre sostenute anche da noi mettendo in rete pubblico, privato e terzo settore. La vera priorità deve essere quella di sostenere o giovani, che sono il vero patrimonio della comunità".

Marco Berton

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