E' scoppiata la bagarre ieri sera a Nichelino, durante l'ultima seduta del Consiglio comunale. Ad innescarla le parole di Andrea Sinopoli, capogruppo di Fratelli d'Italia, che ha definito 'camerata' un collega di partito di Carmagnola, raccontando dell'aggressione che aveva subito a Palazzo Nuovo per la sua appartenenza alla destra, in risposta a chi chiedeva di condannare l'aggressione di stampo fascista avvenuta di recente al liceo Michelangiolo di Firenze.
La maggioranza abbandona l'aula per protesta
Apriti cielo, dopo le parole di Sinopoli si sono susseguiti gli interventi degli esponenti del centrosinistra e il duro intervento del presidente del Consiglio comunale Raffaele Riontino, che ha parlato di "vergogna per le istituzioni. Ognuno può avere le proprie idee, ma non si deve mai travalicare, la Città e le istituzioni vanno rispettate", dopo che Sinopoli aveva rifiutato di fare marcia indietro e chiedere scusa. A quel punto la maggioranza ha abbondonato l'aula in segno di protesta.
Tolardo: "Nichelino da sempre antifascista"
Durissimo il commento del sindaco Giampiero Tolardo: "È inaccettabile che ancora oggi vengano utilizzati termini che richiamano a una delle peggiori epoche del nostro Paese: il consigliere Sinopoli ha addirittura minimizzato la questione. Personalmente mi amareggia pensare che un Consigliere della nostra città, che rappresenta 115 nostri cittadini in Consiglio comunale, possa esprimere certe affermazioni e che lo faccia a pochi giorni di distanza dalle celebrazioni del 25 aprile. Il consigliere si scusi, noi continueremo a salvaguardare i principi costituzionalmente garantiti come l’antifascismo e la democrazia".
Sinopoli replica: "Travisata la realtà"
Dopo la sospensione, il Consiglio è ripreso e l'ordine del giorno che chiedeva la condanna unanime dei fatti di Firenze è stato votato ed approvato a maggioranza. Tutti favorevoli, unico contrario lo stesso Sinopoli. Che poi ha attaccato la ricostruzione dei fatti presentata dalla maggioranza: "Come travisare la verità... Ho usato il termine camerata ,per indicare un mio collega consigliere che è stato vittima di violenza politica . È loro dicono che inneggio al fascismo: oltre a perdere il contatto con la gente ,hanno perso il contatto con la realtà".
Cera: "Fatto gravissimo e incostituzionale"
Di parere diametralmente opposto il commento di Valentina Cera, esponente di maggioranza (oltre che consigliera delegata di Città metropolitana): "Inneggiare al fascismo, al grido di "camerata" durante il Consiglio Comunale della città di Nichelino è inaccettabile ma incostituzionale! E per questo chiediamo al consigliere Sinopoli, nel rispetto della Città, delle istituzioni democratiche e antifasciste di scusarsi pubblicamente per aver proferito tali ignobili parole".
Sulla stessa falsariga il commento dell'assessore nichelinese Alessandro Azzolina: "Un fatto gravissimo e inaccettabile. Bene ha fatto il presidente del Consiglio comunale Riontino a censurare l’accaduto e tutti i consiglieri di maggioranza ad alzarsi e ad uscire dall’aula compatti".