Approda a Palazzo Civico il caso degli operai slovacchi che Stellantis ha portato a Mirafiori. Un movimento "interno", ma che non è passato inosservato agli occhi dei sindacati e della politica, soprattutto in un momento in cui - al crescere della domanda di volumi di 500 elettrica prodotti - la manodopera è sempre la stessa e si levava l'allarme dei carichi di lavoro.
I sindacati aspettavano nuove assunzioni
Di certo, i sindacati non pensavano che la soluzione potesse essere questa. Puntavano piuttosto a nuove assunzioni e stabilizzazioni. Ecco perché la mossa non è piaciuta: i 17 operai sono in forza nello stabilimento del gruppo di Trnava, dunque trasfertisti che lavoreranno sulla linea della 500Bev per dare supporto agli operai di Mirafiori.
Ma anche il mondo della politica reagisce con apprensione. Andrea Russi, capogruppo del M5S in Consiglio comunale, non esita a definirla una "decisione grave e scellerata. Torino dispone di tutta la manodopera specializzata possibile per far fronte al fabbisogno di Stellantis e non vi è motivo di trasferirla dall'estero. Oppure, perchè non assumere giovani e formarli? Inoltre il settore sta giovandosi di incentivi statali per l'auto elettrica. Inaccettabile che questi incentivi si traducano in posti di lavoro per chi viene dall'estero".
Russi (M5S) si domanda: "Il sindaco sapeva?"
E visto il dialogo con l'azienda, il consigliere grillino si chiede: "Lo Russo sapeva di questa imminente decisione? Se sì, l'ha avallata? Spero che il sindaco faccia sentire la propria voce e si unisca alla protesta dei sindacati, perchè Torino non può e non deve subire queste umiliazioni da Stellantis".
Pentenero: "Segnale preoccupante"
E sul tema, l'assessore comunale al lavoro, Gianna Pentenero, ha risposto che "si sta lavorando per capire il perché, anche alla luce del progetto presentato mesi fa da Stellantis. Questo segnale desta preoccupazione e sarà utile capire cosa sta succedendo. Un nuovo incontro? È un dialogo costante e vogliamo capire cosa sta succedendo con questo spostamento di personale, anche se su base volontaria".
Interpellanza di Appendino
Chiara Appendino ha presentato un'interpellanza al Ministro delle imprese e del made in Italy per richiedere informazioni sulla posizione del Governo, dal momento che Stellantis sta giovando di incentivi statali e ha molti lavoratori in contratto di solidarietà. "Il nostro terriorio dispone di tutta la manodopera specializzata possibile per far fronte al fabbisogno di Stellantis: è fondamentale garantire un futuro sostenibile per i lavoratori italiani e valorizzare la nostra manodopera specializzata".