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Cultura e spettacoli | 09 maggio 2023, 18:55

La Consulta Beni Artistici soffia su 36 candeline e celebra il primo intervento a Palazzo Carignano

Marsiaj: "Ma non ci limitiamo alle zone auliche della città: la rigenerazione urbana passa dalle istanze sociali"

Palazzo Carignano

Celebrazione per i 36 anni della Consulta presso Palazzo Carignano

Si è tenuta ieri mattina, nella prestigiosa sede del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, a Palazzo Carignano, l’Assemblea dei Soci della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino

L’occasione era particolarmente significativa: celebrare il 35esimo anniversario dell’inaugurazione del primo intervento realizzato dalla Consulta, nata solo un anno prima: il restauro dell’Aula del Parlamento Subalpino. Allora i Soci fondatori erano 12, ieri erano presenti 37 delle 40 imprese ed enti associati, di cui 3 nuove entrate.

Il presidente Giorgio Marsiaj, in apertura dei lavori ha dato il benvenuto ai nuovi Soci Iren, Aster Finanziaria e Fresia Alluminio, esprimendo soddisfazione per un nuovo ampliamento della compagine dell’associazione, da 36 anni impegnata a collaborare con le istituzioni cittadine e gli enti ministeriali preposti alla conservazione e alla tutela, per contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. 

In pieno lockdown, nel maggio 2020, ho assunto la Presidenza della Consulta di Torino che, con le tre Consulte “sorelle” piemontesi - Fossano, Alessandria e Savigliano - è un’eccellenza unica nel nostro paese. Negli ultimi tre anni - periodo di criticità senza precedenti - sono entrati in Consulta 10 nuovi Soci, a riprova della forza e dell’attualità di un progetto di lungo periodo, risultante di scelte coraggiose. Oggi sono onorato e commosso di accogliere i tre nuovi Soci. Siamo imprenditori e creiamo lavoro, motore di crescita e coesione sociale. Amiamo il contesto in cui le nostre aziende sono radicate ed operano. Amiamo la nostra città e ci impegniamo a conservarne il patrimonio storico artistico: il nostro è un patto tra generazioni”.

Nel corso dell’Assemblea sono stati presentati i progetti appena conclusi e quelli in corso: il restauro dell’Altare Maggiore della Real Chiesa di San Lorenzo, a cui è dedicata un’interessante pubblicazione; il riallestimento presso la Galleria Sabauda della Collezione Gualino, imprenditore eclettico e visionario che seppe cogliere lo spirito del tempo; l’impegno per la Sacra di San Michele e lo sviluppo e la valorizzazione del territorio circostante; l’ampliamento del percorso museale della Palazzina di Caccia di Stupinigi; la collaborazione con il Museo Egizio - avviata nel 2018 - in vista delle iniziative per le celebrazioni del bicentenario del 2024. Sono parecchi e importanti i progetti, in corso e allo studio, per la valorizzazione dei beni culturali torinesi. A questo proposito la Consulta vuole continuare a crescere per poter affrontare al meglio le nuove sfide.

Il nostro impegno - ha spiegato il presidente Marsiaj, che guida anche l’Unione Industriali di Torino, tra i Soci fondatori della Consulta - non si limita alle zone auliche della città. L’ascolto alle istanze sociali ci ha portato a promuovere e sostenere iniziative, progetti didattici, di comunicazione e di rigenerazione urbana in aree critiche del territorio, operando sempre in stretta sinergia con le istituzioni locali. Investire in Cultura è investire nel bene comune, creare valore per chi investe e per la comunità, declinare quella cultura politecnica che unisce conoscenze scientifiche e saperi umanistici, origine della creatività, della capacità manifatturiera e della competitività del nostro paese”.

Queste ed altre tematiche saranno oggetto di riflessione e confronto durante il IX Workshop della Consulta, dal titolo “L’Investimento in Cultura: asset identitario delle imprese di qualità. La Cultura d’Impresa e la Responsabilità Sociale”, che si terrà il 23 maggio presso il Centro Congressi dell’Unione Industriali.

comunicato stampa

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