Si è spostata dal Rettorato ai palazzi regionali la protesta degli studenti contro il caro affitti. Una trentina di giovani hanno montato poco in serata alcune tende in piazza Castello a Torino, davanti alla sede della Regione Piemonte, e lì hanno trascorso la notte.
"La vita di uno studente diventa ogni giorno più difficile - spiega Ada, portavoce di Cambiare Rotta Torino, organizzazione giovanile comunista - spesso per una stanza ci chiedono 350 euro a fronte di stipendi che in molti casi con superano i 500. Quello che vogliamo è l'abolizione della legge 431/1998 che ha liberalizzato il mercato degli affitti, la reintroduzione dell'equo canone, un piano residenziale di edilizia universitaria pubblica e un reddito studentesco".
"In questa città ci risultano molti edifici sfitti, sia pubblici sia privati e a fronte di un caro affitti dilagante le residenze per studenti sono assolutamente insufficienti - prosegue Ada - per questo chiediamo un tavolo con la Regione per un piano di edilizia studentesca, ovvero più studentati interamente pubblici e slegati dai criteri di merito".