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Sanità | 22 maggio 2023, 12:22

AslTo3 – Collegno: attiva la COT, Centrale Territoriale Operativa. E' la quarta nella zona

Le strutture precedenti si trovano a Pinerolo, Venaria e Avigliana. Si tratta di un passo previsto nel Pnrr

Infermieri al lavoro

Attivato il Cot anche a Collegno dopo Pinerolo, Venaria e Avigliana

Come previsto dal Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, lunedì 15 maggio è stata attivata anche la COT, centrale operativa territoriale, di Collegno. È una nova tappa raggiunta nella riorganizzazione dei servizi sociosanitari del territorio, previsto dal Piano. 

Si tratta, come noto, di un progetto a medio-lungo termine che dovrebbe attuare la riorganizzazione entro il 2026, in osservanza dell’indicazione della Comunità europea, con lo scopo di facilitare e garantire la presa in carico dei cittadini con problemi di fragilità sociosanitaria che la pandemia da Covid19 ha reso ancora più evidenti. 

La COT di Collegno è la quarta realizzata sul territorio dell’Asl, in linea con i tempi previsti dalla fase di sperimentazione regionale che coinvolge la nostra azienda. Le precedenti sono state: Pinerolo (1° novembre 2022, seconda in regione Pimonte dopo la COT di Asl Città di Torino), Venaria (29 dicembre 2022) e Avigliana (11 aprile 2023). 

La nuova Centrale è riferimento per il distretto Area Metropolitana Centro, di cui fanno parte i comuni Collegno, Grugliasco, Rivoli, Rosta e Villarbasse e si trova presso l’attuale sede del Distretto a Villa Rosa in Via Torino 1, Collegno.  

Per le richieste di presa in carico territoriale e di continuità assistenziale dei residenti nei comuni afferenti alla COT indicata devono essere inviati alla mail: 

cot.areametropolitanacentro@aslto3.piemonte.it 

Cos’è la COT, Centrale Operativa territoriale 

Si tratta di una struttura organizzativa che deve coordinare i servizi del territorio, assicurando una stretta sinergia fra rete di emergenza-urgenza, l’ospedale e i servizi territoriali e domiciliari. 

Non è un servizio aperto direttamente ai cittadini, ma è il cuore della riorganizzazione della sanità territoriale prevista dal Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, che prevede anche la creazione di case di Comunità e Ospedali di Comunità. 

Il personale. La centrale è coordinata dagli infermieri e al suo interno lavorano anche medici, personale amministrativo, assistenti sociali dell’Asl in stretta integrazione con le assistenti sociali degli Enti Gestori. 

Obiettivo. Scopo dell’attività della centrale operativa è assicurare accessibilità, continuità e integrazione della cura e dell’assistenza attraverso il raccordo delle funzioni clinico-assistenziali, fra cui i servizi rivolti a: persone ricoverate in CAVS/Ospedali di Comunità presenti sul territorio che necessitano di un percorso di dimissione anticipata e assistita al domicilio o in un’altra struttura; persone vulnerabili e con bisogni complessi, che necessitano di una presa in carico integrata non solo di tipo sanitario ma anche sociale (anziani soli, persone con criticità abitative, ecc); persone affette da patologie croniche, attraverso la presa in carico della cronicità tramite interventi di “medicina di iniziativa”, cioè tramite la segnalazione del caso da parte del personale sanitario; monitoraggio dell’evoluzione della malattia e attraverso azioni di prevenzione della salute. 

Dettagli dell’attività. La Centrale monitora e garantisce la tracciabilità dei percorsi e la trasparenza dei processi, facilita la comunicazione tra i diversi setting assistenziali attivando i percorsi appropriati in sinergia con tutte le figure professionali e servizi coinvolti. Inoltre, mette in atto e sviluppa percorsi di telemonitoraggio e teleconsulto, promuove percorsi di salute, di prevenzione e di educazione sanitaria (ad es. nell’ambito dell’alimentazione, dell’attività fisica, gruppi di cammino, ecc.) in sinergia con i Dipartimenti Aziendali, i Presidi Ospedalieri dell’ASL, le Strutture Sanitarie Intermedie (Hospice, CAVS, RSA, ecc.) i Servizi Sociali, le Associazioni di Volontariato. 

Il modello innovativo della COT è nazionale, ma è stato riadattato alla realtà piemontese dalla Direzione Sanità e Welfare della Regione Piemonte, insieme ad AGENAS ed alle Aziende Sanitarie ASL TO3, ASL NO, ASL CN2 ed ASL Città di Torino, tramite un progetto di ricerca per la definizione e implementazione di un modello sperimentale in coerenza con il riordino della rete territoriale del Piemonte. 

comunicato stampa

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