Studenti universitari internazionali “in rivolta” contro Edisu per le borse di studio e i posti letto nella residenza universitaria Camplus creata ristrutturando alcune delle palazzine dell'ex MOI: un gruppo di loro, supportato dal collettivo Studenti Indipendenti, questa mattina ha inscenato un presidio di protesta proprio davanti alla struttura di via Giordano Bruno 201.
I fatti
I fatti risalgono allo scorso febbraio, quando è stato annunciato un bando per l'assegnazione di 200 posti letto “a titolo gratuito” nella residenza: “Gli interessati – hanno spiegato – sono già destinatari di una borsa di studio completa da fuori sede, di circa 7mila euro, con cui nei primi mesi hanno pagato regolari contratti d'affitto da privati come previsto dalla normativa; per loro, il costo del posto letto in residenza ammonta a 245,33 euro al mese, pari alla tariffa Edisu. Avendo ritenuto vantaggiosa l'opportunità offerta all'ex MOI, soprattutto visto il caro affitti che sta investendo Torino con canoni che sfiorano anche i 500 euro mensili con le spese, hanno deciso di coglierla”.
L'accusa a Edisu
L'accusa nei confronti dell'Ente per il Diritto allo Studio Universitario, a proposito, è quella di aver cambiato in corsa le carte in tavola, mettendo gli studenti in seria difficoltà economica: “Il bando – hanno proseguito – è rimasto aperto solo due giorni ed è stato successivamente modificato a condizioni svantaggiose, con un solo giorno di tempo per l'accettazione definitiva del posto: gli studenti fuori sede che si sono spostati all'ex MOI, pur avendo già utilizzato gran parte della borsa di studio per l'affitto, sono stati quindi equiparati ai pendolari subendo una decurtazione del 50% dell'importo pari a circa 3mila euro”.
I manifestanti, nel frattempo, hanno annunciato una nuova protesta in programma lunedì 12 giugno durante il CDA di Edisu, denunciando anche diverse criticità nella struttura: “In alcune palazzine – hanno concluso – abbiamo notato muffa e perdite d'acqua, mentre alcuni servizi come le lavanderie devono ancora essere completate: è assurdo che si sia spinto in questo modo per riempire il più in fretta possibile la residenza ed esaurire il bando, non curandosi dei possibili effetti e scaricando la responsabilità sulle singole persone; non si tratta di un errore tecnico ma di una precisa scelta politica frutto di una gestione poco funzionale”.
La replica
Puntuale è arrivata la replica di Edisu, che respinge le accuse al mittente: “È stata lasciata - hanno fatto sapere in una nota - libera scelta agli studenti borsisti che, a norma di legge, con l’assegnazione del posto letto gratuito presso il Moi si sarebbero visti decurtare la borsa, comunicandolo loro con un avviso molto chiaro (in italiano e in inglese) e demandando a loro le valutazioni circa la convenienza della scelta. Speriamo che, in futuro, i ragazzi siano più attenti nella lettura de norme dei bandi, perché è molto importante soprattutto per il loro interesse e per fare le scelte per loro più convenienti”.