La battaglia degli ambientalisti per salvare l’alberata di corso Belgio prosegue. Dopo il comitato "Salviamo gli alberi di corso Belgio" ieri mattina sono intervenuti anche i membri del "Gruppo d'intervento giuridico".
"Non ci sono le condizioni per effettuare l'intervento"
"Il Comune di Torino ha deciso di far fuori i 242 esemplari di Acer negundo (Acero americano) per sostituirli con 269 Pyrus calleryana Chanticleer (Pero cinese), alberelli che campano una ventina d’anni e, in compenso, non fanno ombra e in certi periodi dell’anno puzzano", viene fatto notare.
Il "Gruppo d’Intervento giuridico" sostiene che, dal punto di vista legale, non ci siano le condizioni per proseguire con il progetto del Comune: "Non si sa se siano state rilasciate le necessarie autorizzazioni amministrative e, soprattutto, se ci si sia resi conto che è in atto la nidificazione dell’avifauna selvatica: la distruzione di nidi e qualsiasi attività di disturbo della nidificazione sono vietate. Il corso riveste la qualifica di bene culturale e non può esser modificato in assenza di puntuale autorizzazione".
Presentata istanza al Ministero della Cultura e alle Belle Arti
L’associazione ecologista, in seguito a segnalazioni da parte di residenti, ha quindi inoltrato una specifica istanza, chiedendo al Ministero della Cultura, alla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Torino, al Comune di Torino e ai Carabinieri Forestale quali siano le autorizzazioni per il previsto taglio.
L'Assessore al Verde pubblico Francesco Tresso ha dichiarato che l'amministrazione sta lavorando per spiegare meglio ai cittadini come il progetto verrà realizzato.