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Pinerolese | 27 giugno 2023, 12:05

L’amaro in bocca dei Sonador getta un’ombra sul futuro del Bersaglio come luogo di aggregazione giovanile

Sono i primi ad aver provato ad utilizzare l’area verde di Luserna San Giovanni per la musica dal vivo ma hanno rilevato dei limiti. Le risposte del Comune

Il palco del Bersaglio in attesa di allacciamento alla corrente elettrica

Il palco del Bersaglio in attesa di allacciamento alla corrente elettrica

I dj erano stati invitati a suonare sul nuovo palco, nato dalla riqualificazione del vecchio ‘bersaglio’ nell’omonima area verde di Luserna San Giovanni, ma mancava l’allacciamento elettrico. Sabato 3 giugno, i Sonador hanno festeggiato la conclusione del progetto Mind Our Valley, vincitore del bando ‘Giovani per i giovani’ della fondazione Compagnia di San Paolo, con l’amaro in bocca: “L’area del ‘bersaglio’ di Luserna San Giovanni è stupenda, la festa è riuscita bene ma abbiamo dovuto usare il parcheggio per allestire un palco provvisorio con allacciamento alla corrente elettrica” spiega Ludovico Zamara per l’associazione.

Il loro progetto aveva tra gli obiettivi proprio la riqualificazione dell’area con la creazione e il posizionamento di pannelli informativi sugli aspetti naturalistici e l’allestimento di un palco utilizzabile soprattutto dalle associazioni giovanili per i loro eventi. Compito che nel progetto era assegnato al Comune di Luserna San Giovanni.

Nei loro sogni il ‘bersaglio’ sarebbe dovuto diventare un punto di aggregazione giovanile: “Da anni la consideriamo l’area perfetta per eventi culturali, sportivi e ricreativi per giovani di tutta la vallata ma collaborare con l’Amministrazione locale per portare a termine gli interventi è stato molto faticoso” rivela Zamara. In particolare i Sonador temono che gli ostacoli che dovranno affrontare i giovani, o le associazioni, per organizzare la loro festa saranno difficilmente sormontabili: “Oltre all’allacciamento alla corrente elettrica del palco mancano ancora tutta un serie di elementi senza i quali quell’area non verrà mai utilizzata: va strutturato il sistema con cui le associazioni e i privati potranno fare richiesta utilizzare lo spazio, inoltre, l’Amministrazione comunale dovrebbe provvedere alla stesura di un piano di sicurezza ad hoc in modo che il costo non ricada sugli organizzatori – spiega Zamara –. L’utilizzo da parte dei giovani potrà essere incentivato solo evitando le spese come quelle legate al servizio di sicurezza che noi abbiamo dovuto pagare e garantendo una velocità nei tempi di risposta e di intervento da parte dell’Amministrazione comunale, cosa che nel nostro caso non è avvenuta”.

Il sindaco di Luserna San Giovanni, Duilio Canale, risponde ai rilievi dei Sonador assicurando che il palco verrà allacciato alla corrente elettrica: “Faremo uno scavo per collegare in modo stabile il palco alla corrente. Nel frattempo può comunque essere collegato in modo temporaneo alla colonnina più vicina che dista 50 metri”. Per quanto riguarda il sistema per fare richiesta dell’utilizzo dell’area e del palco, il sindaco spiega che non verrà proposta una procedura ad hoc e che basterà inviare una richiesta alla Polizia municipale. La questione dei costi invece è più articolata: “Se la manifestazione è a scopo di lucro, gli organizzatori dovranno accollarsi tutte le spese, tra cui l’occupazione del suolo pubblico e il piano di sicurezza se il numero degli spettatori previsti supera i 200 – spiega –. Se invece la manifestazione non è a scopo di lucro, come abbiamo fatto con i Sonador, non verrà imputata la spesa dell’occupazione del suolo pubblico, del consumo di energia elettrica e del piano di sicurezza”.

Sulla questione legata ai tempi di risposta e intervento dell’Amministrazione comunale, Canale afferma che per il ‘bersaglio’ non è possibile fare di meglio: “È vero che ci abbiamo messo molto tempo per iniziare con l’allestimento del palco e il posizionamento dei cartelli inseriti nel progetto Mind our Valley ma quella è un’area delicata perché a non più di 150 metri dal torrente: noi stessi abbiamo atteso quattro mesi l’autorizzazione della Regione per intervenire”.

I Sonador però vogliono evitare in futuro ad altri, e a loro stessi, la fatica che hanno fatto per organizzare l’evento del 3 giugno: “Chiederemo una riunione a tutte le Amministrazioni comunali della Val Pellice per capire se veramente c’è l’intenzione di appoggiare i giovani nell’organizzazione di eventi ed iniziative, in un territorio che ha sempre meno luoghi di aggregazione”.

Elisa Rollino

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