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Scuola e formazione | 11 luglio 2023, 12:07

Il politecnico di Torino inaugura a Kyoto il Polito Japan hub

Il primo ufficio indipendente di un'università italiana in Giappone, un Paese all’avanguardia per l’innovazione che condivide con l'Italia molte sfide per i prossimi anni, a partire dalla gestione dei rischi ambientali, dall'invecchiamento della società e dalla valorizzazione e tutela del patrimonio culturale

Il politecnico di Torino inaugura a Kyoto il Polito Japan hub

Terza economia a livello mondiale, il Giappone è uno dei sistemi economici più moderni e avanzati al mondo, forte della sua posizione geografica nell’area dell’Asia-Pacifico - uno dei quadranti economicamente più dinamici su scala globale - e di una tradizionale proiezione internazionale. Il Politecnico di Torino vanta un solido legame nella ricerca e nella formazione con il Paese del Sol Levante, con oltre 20 collaborazioni con università giapponesi: i progetti e le iniziative congiunte hanno generato, nel quinquennio 2017-2021, progettualità per oltre un milione di euro e numerosi risultati scientifici congiunti a cura di oltre 50 tra docenti, ricercatori e tecnico-amministrativi.

 

Forte di questa esperienza di proficua collaborazione, il Politecnico ha inaugurato oggi – alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Tokyo Gianluigi Benedetti - la sede di Kyoto del PoliTo Japan Hub, il primo ufficio indipendente di un'università italiana nel Paese, con l'obiettivo di creare nuove sinergie e reti per le sue attività di ricerca e collaborazione con aziende e organizzazioni, con il coinvolgimento di attori dell'area di Kyoto e di tutto il Giappone.

 

Il Japan Hub nasce come antenna del Politecnico di Torino in Giappone, Paese strategico per una collaborazione internazionale nell’area asiatica, macro-regione nella quale l’Ateneo ha consolidate relazioni, ma ha ampi margini per crearne di nuove con Paesi ad altissimo sviluppo tecnologico. Inoltre, il Giappone si concentra in questi ultimi anni su diverse sfide scientifiche e tecnologiche comuni al nostro Paese, come la gestione dei rischi ambientali, l'invecchiamento della società e la valorizzazione e tutela del patrimonio culturale.

 

L'Hub avrà lo scopo di coordinare, promuovere e valorizzare le attività dell’Ateneo in materia di formazione, ricerca, innovazione e diffusione della conoscenza in un Paese, il Giappone, che si stia aprendo una stagione propizia alle collaborazioni industriali che potranno coinvolgere industrie, istituzioni e università.  “Il Politecnico di Torino ha voluto consolidare e rilanciare un trentennio di attività in Giappone attraverso la creazione – primo ateneo in Italia – di un ufficio indipendente, che permetta ai nostri docenti e ricercatori di disporre di una base operativa sul posto e di creare nuove sinergie e reti, con il coinvolgimento degli attori del territorio italiano”, commenta il Rettore del Politecnico Guido Saracco.

 

“Sono molte le ragioni per cui il Politecnico ha scelto Kyoto come base in Giappone. Innanzitutto, la città di Kyoto è il centro dell'accademia giapponese, con più di 30 università pubbliche e private, collocata in una posizione geograficamente favorevole all’interscambio con gli altri punti nodali del paese (dista in treno 2 ore da Tokyo e venticinque minuti da Osaka). In secondo luogo, in questa città è iniziato il progetto di scambio Giappone-Italia con l’istituzione di un accordo di doppio titolo tra il Politecnico di Torino e il Kyoto Institute of Technology. Kyoto conserva, infine, la sua importanza storica nei campi dell'innovazione e della ricerca accademica e industriale mantenendo le caratteristiche e i vantaggi di una metropoli ed è geograficamente collocata in una posizione vantaggiosa per l'interazione con gli altri nodi del Giappone. L’obiettivo è partire da Kyoto per consolidare le nostre relazioni con l’intero Giappone”, conclude Saracco

Il PoliTO Japan Hub sarà quindi un luogo di lavoro comune per ricercatori e docenti del Politecnico e realtà del territorio della regione del Kansai, a cui l’Ateneo si rivolge con particolare interesse per consolidare rapporti già in essere e stringerne di nuovi. Sarà però anche un luogo di incontro tra cultura italiana e giapponese, come testimonia l’installazione fotografica realizzata con il Politecnico a cura di Fondazione Torino Musei, Museo d’Arte Orientale e Museo Casa Mollino nei locali dell’Hub, in occasione dell’inaugurazione. “Perfect as an egg, Mollino visits Kyoto. Photographs by Brigitte Schindler”. Le fotografie svelano l'appartamento privato di Carlo Mollino, architetto di fama mondiale nel XX secolo e professore al Politecnico di Torino.

Le opere di Schindler rivelano l'eclettismo di Mollino e l'essenziale armonia geometrica dei suoi interni, suggerendo anche la sua ammirazione per la tradizione giapponese, "una civiltà elegantissima, perfetta come un uovo", nelle sue stesse parole. Il pubblico potrà apprezzare il complesso mondo di Mollino, architetto, designer di mobili, fotografo, professore, sciatore e pilota acrobatico. Il mondo di chi ha colto spontaneamente la maestria della civiltà giapponese.

 

Luogo dedicato prevalentemente a rapporti accademico-culturali e a relazioni con il mondo industriale e delle istituzioni, l’Hub sarà però anche un punto di contatto in cui entrare in relazione con Torino e informarsi sulle opportunità formative offerte dal Politecnico. In particolare, l’Hub vuole diventare un banco di prova internazionale per un nuovo modello formativo di contaminazione tra le discipline politecniche e le scienze dell’Uomo e della Società.

 

L’Hub è diretto a Kyoto dal professor Giuseppe Pezzotti, mentre il professor Michele Bonino è responsabile della gestione scientifica del Japan Hub. Un Board di 15 docenti, con una vasta esperienza nei rapporti con il Giappone, rappresenta i diversi campi di ricerca del PoliTo. Edoardo Bruno è il responsabile della ricerca in loco.

 

 

Nuovi accordi con le università giapponesi

 

Oltre a consolidare le più significative collaborazioni accademiche in atto, l’obiettivo dell’Hub è di stipulare nuovi accordi, specialmente a livello di Dottorato di ricerca. Per questo, in occasione dell’inaugurazione il Politecnico ha finalizzato diverse nuove collaborazioni con università di Kyoto e del Giappone.

Con la Kansai Medical University sarà istituito un dottorato congiunto sui temi della bioingegneria, che coinvolgerà giovani ricercatori italiani e giapponesi, mettendo a sistema le competenze ingegneristiche dell’ateneo torinese e quelle mediche della KMU.

Attraverso un memorandum firmato la vigilia dell’opening, Ryukoku University, invece, collaborerà con il Politecnico in un progetto già in essere con la Shinkin Bank, tramite il suo incubatore Question, che prevede di supportare le attività imprenditoriali in zone rurali e territori svantaggiati.

Anche l’Università di Kyoto è stata contattata per avviare un rapporto di collaborazione, mentre si consolida quello con il Kyoto Institute of Technology, dove è stato avviato il primo Doppio Titolo (Laura Magistrale) del Politecnico in Giappone.

Il Politecnico ha anche sottoscritto un accordo quinquennale con la Kobe Design University, per promuovere la collaborazione su aree scientifiche di interesse comune, non solo limitatamente al Design. L’accordo prevede di promuovere la mobilità di studenti, docenti e staff, con programmi di studio all’estero e progetti di ricerca congiunti. 

 

Infine, cresce la collaborazione anche a Tokyo, dove il 13 luglio si svolgerà – promosso da Politecnico e Tokyo Institute of Technology, con la partecipazione dell’Ambasciata d’Italia – un importante workshop sui temi della robotica, con l'obiettivo di promuovere collaborazioni sia in campo scientifico che per applicazioni industriali

 

Il Japan Hub presenta alcune caratteristiche su cui puntiamo strategicamente: una sede autonoma da università locali, per muoverci con flessibilità nella rete di partner istituzionali, accademici e aziendali, in tutti i campi dell’Ingegneria e dell’Architettura - spiega il professor Michele Bonino, cui è affidata la responsabilità scientifica del Japan Hub – Il Politecnico, inoltre, porta a Kyoto un partenariato solido con enti del sistema torinese, affinché questa antenna giapponese possa essere fin da subito un riferimento anche per il nostro territorio. La presenza oggi a Kyoto di Unione Industriali, Museo d’Arte Orientale, Fondazione Torino Musei e incubatore I3P mostra come questa potenzialità sia stata colta".

comunicato stampa

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