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Economia e lavoro | 26 luglio 2023, 16:36

I sindacati difendono Gtt: "Basta screditare chi ci lavora e parlare di assenteisti e fannulloni"

Filt Cgil Torino Piemonte e Cgil Torino difendono l'azienda del trasporto pubblico: "No alla privatizzazione. In troppi ora dimenticano come durante la pandemia il lavoro del personale sia stato elogiato per aver garantito un servizio essenziale"

gtt - foto d'archivio

I sindacati difendono Gtt: "Basta screditare chi ci lavora e parlare di assenteisti e fannulloni"

"Da settimane assistiamo ad una commedia finalizzata ad attribuire le responsabilità dell'inefficienza e dell'indebitamento di GTT ai lavoratori", attaccano Filt Cgil Torino Piemonte e Cgil Torino. "Si è innescato un meccanismo di discredito che ha fornito all'opinione pubblica un capro espiatorio contro il quale scagliare, con una dose non comune di spregiudicatezza, il malcontento delle persone che utilizzano il trasporto pubblico locale".

"Una operazione che riteniamo dannosa per un’azienda dove sono presenti, a diversi livelli, sacrificio, competenza e serietà. É forse solo una coincidenza, ma la notizia del premio di risultato legato alla presenza, istituito da più di 20 anni, con le stesse cifre a disposizione e con l’unica novità della detassazione ed i valori sull’assenteismo unitamente ai giorni di lavoro, è stata divulgata in maniera pretestuosa, contestualmente all’aumento del prezzo del biglietto", proseguono i sindacati.

"Chi denuncia le distorsioni conosce la differenza tra assenteismo e assenze per malattia, infortuni, maternità, congedi parentali e congedi per la legge 104/92 (questa consente di poter usufruire di permessi per quanti hanno familiari non autosufficienti o con forti problemi di salute)? Non si tratta di privilegi dei lavoratori di GTT, ma di diritti contenuti nei contratti collettivi nazionali di lavoro che regolano i rapporti di lavoro di milioni di donne e uomini".

Durante la pandemia il lavoro e l'attività di GTT sono stati elogiati per aver garantito, in una situazione drammatica, un servizio pubblico essenziale, ora quegli stessi lavoratori indossano il costume degli assentisti e diventano i principali responsabili del disastro finanziario, nonché causa delle principali inefficienze. Ma GTT è un'impresa dove non esistono dirigenti o ruoli gerarchici intermedi?", si domandano i sindacati. "GTT è un'azienda in cui sono i lavoratori a gestire autonomamente i turni, ad attribuirsi permessi, a progettare l'organizzazione del lavoro, GTT è un'impresa, probabilmente l'unica nel mondo occidentale, in cui il governo dell'impresa è sotto il completo controllo dei lavoratori?".

"Se fosse così, allora non si spiegano i seguenti numeri. Una parte consistente dell'attuale vertice aziendale ricopre ruoli dirigenziali da oltre 25 anni. Sommando i loro compensi di circa 12.000 € mensili portano un esborso alle casse aziendali di più di un milione di euro l’anno, consulenze esterne escluse che valgono all’incirca altri 400 mila euro. Possiamo cominciare a ragionare sul fatto che per anni si è fatto ricorso a consulenze esterne? È sicuramente più facile puntare i riflettori dell'opinione pubblica su chi ha una retribuzione di 1300 euro mensili", prosegue l'analisi di Filt Cgil Torino Piemonte e Cgil Torino.

"Se emergono criticità nella condizione di lavoro e disfunzionalità che vanno a ledere il rapporto tra gli utenti e l'attività di erogazione di un servizio, se si determina un malcontento che riguarda la struttura delle reti, l'impianto organizzativo complessivo e se si determina una condizione finanziaria dell'azienda che presenta questa sofferenza, il problema è di chi esegue un lavoro o di chi quel lavoro lo organizza e che ha la responsabilità, da anni, di scelte strategiche e organizzative che si sono rivelate sbagliate e poco lungimiranti?".

"Per anni i lavoratori hanno denunciato l'assenza di assunzioni di personale di guida, a fronte di una situazione che vede 3oo mila ore di straordinario all’anno e ferie maturate e non usufruibili da parte degli autisti per una media di 33 giornate pro capite. È in atto un tentativo di gettare un'ombra su GTT, screditando i lavoratori al fine di favorire presso l'opinione pubblica l'ipotesi di una sua privatizzazione, come con disinvoltura è stato auspicato da qualche imprenditore locale della politica, sollevando tutti coloro che in questi anni hanno avuto responsabilità di gestione, organizzazione e decisione".

"Le delegate e i delegati, la Filt CGIL e la Camera del lavoro di Torino affermano, senza esitazioni, che GTT deve rimanere pubblica e chiedono che si apra un confronto serio che sappia coniugare investimenti in organizzazione del lavoro, tecnologia, ammodernamento delle reti e dei mezzi, con una condizione di lavoro di qualità, con la tutela della dignità di chi tutti i giorni lavora per garantire un servizio pubblico a supporto di una comunità", concludono i sindacati sottolineando come "Gtt sia un bene comune".

comunicato stampa

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