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Sanità | 07 ottobre 2023, 11:20

Fausto, 76 anni, taglia il traguardo dei 30 anni con il suo cuore nuovo: nessuno come lui, alle Molinette

L'intervento fu effettuato nell'ospedale torinese nel 1993. Il primo infarto negli anni Ottanta, quando di anni ne aveva 32. Lunedì una cerimonia di premiazione in suo onore

Fausto Zancarli in primo piano

Il signor Fausto Zancarli, 76 anni, vive da 30 anni con il suo nuovo cuore dopo il trapianto

Sono passati trent'anni da quel giorno. Il giorno è cominciata la nuova vita di Fausto. Era il 1993 quando il cuore del signor Zancarli (oggi 76 anni) ha avuto necessità di un "cambio". Letteralmente: un trapianto di cuore per un organo che lo accompagna ancora oggi.
Si tratta di un record piuttosto raro, a livello mondiale. E’ la persona trapiantata di cuore all’ospedale Molinette di Torino attualmente vivente con maggior longevità di trapianto. 

Il primo infarto a 32 anni

Tutto cominciò negli anni Ottanta, con un infarto all’età di 32 anni: un episodio che diventa una cardiomiopatia dilatativa con ripetuti ricoveri per scompenso cardiaco. A prendersi cura di lui, i dottori Enzo Commodo, Mauro Pennone e Tullio Usmiani, presso la Divisione di Cardiologia ospedaliera, diretta dal dottor Michele Casaccia. La situazione però si aggreava: fino ad arrivare al trapianto di cuore che venne eseguito nel maggio 1993 dal professor Michele Di Summa, quando Fausto aveva 45 anni. 

Dagli anni Ottanta a oggi, la vita del signor Fausto ha alternato timori e grandi traguardi: a cominciare dalle due figlie, così giovani ai tempi dei primi malori e poi accompagnate all’altare, diventando poi nonno di tre nipotini, sempre con una buona qualità di vita.

Una cerimonia in suo onore

Lunedì 9 ottobre alle ore 14,30, presso l’Aula di Cardiologia universitaria al piano terra del Padiglione verde chiaro dell’ospedale Molinette di Torino, una breve cerimonia celebrativa vedrà la consegna di una targa commemorativa. Con lui, oltre ai famigliari, anche i dottori Commodo, Pennone e Usmiani, che lo hanno seguito sin da allora e che hanno sviluppato con lui un rapporto di speciale vicinanza ed amicizia e dai successori dell’équipe di allora, il professor Gaetano Maria De Ferrari (Direttore Cardiologia universitaria ospedale Molinette – Città della Salute di Torino) ed il professor Mauri Rinaldi (Direttore Cardiochirurgia ospedale Molinette – Città della Salute di Torino).
 

Il nostro ospedale rappresenta un punto di riferimento nazionale per i pazienti con scompenso cardiaco – dice il professor De Ferrari - e grazie al fatto che possiamo offrire ogni tipo di terapia per questa condizione riusciamo a ridurre il numero di persone che necessitano di un trapianto di cuore”. Per chi comunque deve eseguire un trapianto di cuore le aspettative di vita sono ora migliori rispetto al passato. “Il segreto per una durata così lunga sta nell’accurato appaiamento tra donatore di cuore e ricevente e nelle cure attente e continue che vengono fornite nel corso dei regolari controlli dopo il trapianto”, aggiunge il professor Rinaldi.
 

La Città della Salute di Torino è al primo posto in Italia per numero di trapianti eseguiti e questo risultato testimoni anche la altissima qualità delle cure fornite ai pazienti prima e dopo il trapianto”, conclude il dottor Giovanni La Valle, direttore generale Città della Salute di Torino.

Massimiliano Sciullo

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