Parte il primo Servizio Civile Regionale, Cirio: "Strumento che può fare bene al Piemonte"

Parte in Piemonte il Servizio Civile regionale, che si affianca a quello Universale già in atto. Sono 52 i ragazzi che hanno scelto di mettersi in gioco in questa prima edizione, a metà strada tra un'esperienza di volontariato e lavorativa rivolta ai giovani che vogliono mettersi al servizio della comunità.

Cirio: "Strumento che può fare del bene"

Durante la presentazione avvenuta nel Grattacielo della Regione, il presidente Alberto Cirio si è detto soddisfatto della partenza del progetto e si è rivolto direttamente ai giovani. "Vi accogliamo qua - ha commentato - perché l'assessore Caucino ha realizzato un progetto che aveva in mente sin dai primi giorni della nostra attività al governo del Piemonte, e immediatamente dopo gli anni del Covid è partita questa iniziativa. Siete i primi, è molto importante avere da voi i suggerimenti di quello che avrà funzionato più o meno bene, perché è uno strumento che può fare davvero bene al Piemonte".

Caucino: "Entusiastica chiamata alle armi"

"Siete 52 splendidi ragazzi che avete avuto l'ardire di rispondere a questa chiamata - ha detto l'assessore regionale alla Famiglia Chiara Caucino - un motivo del progetto è la risposta al disagio giovanile, affrontare il fenomeno dilagante delle baby gang con una socialità sana. Sei enti formatori che hanno partecipato con 8 progetti, i ragazzi per 8 mesi parteciperanno a questo progetto che ha un rimborso spese di 444 euro".

Gli enti coinvolti nell'iniziativa

I giovani, in seguito alla presentazione, hanno firmato il contratto di servizio che ha dato ufficialmente il via alla loro avventura col Servizio Civile Regionale. I sei enti nei quali presteranno servizio sono la Città Metropolitana di Torino, il Comune di Alessandria, Salesiani per il sociale, Volontariato Torino Vol.To, Cooperativa Sociale Aurive e il consorzio Il Nodo.