La lotta all'Esselunga arriva in Circoscrizione 3, con il Comitato Essenon che ha partecipato al Consiglio aperto del 23 gennaio. Sono state esposte numerose critiche al progetto che, in seguito alla vendita 10 anni fa dell'area ex Westinghouse a Esselunga, sta per portare alla costruzione di un supermercato e di un centro congressi.
"Davvero si vuole cementificare parco pubblico?"
Ma molti residenti e cittadini non ci stanno e non hanno perso la speranza che il Comune possa tornare indietro e annullare la vendita o ricomprare il terreno, e per questo hanno raccolto le firme necessarie a incontrare la circoscrizione e l'assessore all'urbanistica Mazzoleni. "Con queste 300 firme chiediamo che la Circoscrizione e la Città aprano un tavolo di contrattazione con Esselunga - ha dichiarato il membro del comitato Lorenzo Scottà - per capire come stracciare il contratto. Davvero il PD, per non parlare di Sinistra Ecologista, vuole cementificare e distruggere un parco pubblico?".
Attacco al Pd e Sinistra Ecologista
L'incontro si è però concluso con un nulla di fatto, con le distanze tra le parti troppo grandi per essere colmate. Il comitato ha criticato PD e Sinistra Ecologista per un ambientalismo di facciata, accusando la Giunta e i consiglieri che hanno votato sì al PEC (Piano Esecutivo Convenzionato).
La maggioranza ha provato a replicare che, anche se nessuno è contento di perdere un giardino pubblico e oggi questo progetto non sarebbe stato proposto, ormai è praticamente impossibile o troppo oneroso tornare indietro. La votazione - hanno proseguito - ha permesso alla Circoscrizione di entrare nel discorso sulle compensazioni, ovvero i provvedimenti che verranno messi in atto per tentare di recuperare i benefici della cementificazione del parco, mentre con un voto contrario sarebbero rimasti fuori.
Compensazioni di verde decise con il territorio
"Sulle vostre osservazioni di carattere ambientale - ha commentato Mazzoleni - le nostre risposte si basano sulle analisi della Valutazione Ambientale Strategica (Vas), la legge permette la compensazione di alberi e suolo. Per la definizione delle compensazioni pensiamo che siano da fare con la Circoscrizione, da parte di chi conosce meglio il territorio".
"La maggioranza ha dato un parere al PEC - ha dichiarato in conclusione la presidente della Circoscrizione Francesca Troise - nessuno di noi è felice di questa decisione di tanti anni fa ma adesso è difficile quantificare quanto costa uscire da questo progetto. Abbiamo chiesto e ottenuto un tavolo di monitoraggio periodico su questa progettualità, che è una cosa importante".
1° febbraio appuntamento al Comala
Il comitato, al termine dell'incontro, sì è ritenuto completamente insoddisfatto della vicenda, criticando una mancanza di volontà e di visione da parte della politica. "Siamo delusi - il commento - le domande erano puntuali ma le risposte non ci sono state. Hanno ripetuto le stesse cose che ripetono da mesi. Il pubblico era numeroso e compatto contro questo progetto, la cittadinanza è chiaro da che parte stia ma loro parlano come se il supermercato fosse già stato fatto, manca immaginazione politica. Visto quello che hanno scelto con i parchi della Pellerina e del Meisino è chiaro il progetto politico: spremere soldi dai terreni pubblici. Il prossimo appuntamento è il 1° febbraio al Comala, faremo assemblea pubblica ed è invitato chiunque sia interessato".