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I corsivi di Virginia | 30 gennaio 2024, 10:45

Ma è proprio tutto perso? Come rimediare al tempo che passa al femminile

Il progresso economico e sociale ha portato in questi ultimi decenni all’allungamento della durata della vita media e la donna trascorre un terzo della propria vita, dai 55 agli 80 anni circa, in menopausa, con aspettative però ancora alte sia sociali, sessuali, lavorative, ma soprattutto estetiche, come ci richiede il nostro modello di società attuale

Ma è proprio tutto perso? Come rimediare al tempo che passa al femminile

In questa era del lungo vivere, “nel mezzo del cammin di nostra vita” citando Dante Alighieri, per noi donne arriva il momento che qualcosa fa cambiare drasticamente la nostra immagine fisica e mentale, coinvolgendo il nostro equilibrio psicofisico.

Questo “qualcosa” segna lo spartiacque tra la fine dell’età fertile e l’inesorabile inizio della menopausa.

Vampate di calore, sudorazione notturna, disturbi dell’umore, secchezza vaginale e tanto altro ancora; tutto questo perché si esaurisce, fino ad azzerarsi, la produzione di ormoni femminili. Gli estrogeni e il progesterone, come sappiamo, influiscono su tutto l’organismo e sui numerosi processi vitali: il cervello, il cuore, la pelle, il sistema nervoso, le ossa, gli organi genitali, il metabolismo dei grassi e la vita delle ossa.

Il progresso economico e sociale ha portato in questi ultimi decenni all’allungamento della durata della vita media e la donna trascorre un terzo della propria vita, dai 55 agli 80 anni circa, in menopausa, con aspettative però ancora alte sia sociali, sessuali, lavorative, ma soprattutto estetiche, come ci richiede il nostro modello di società attuale.

Ci ritroviamo a capire, sconcertate da questa involuzione ormonale tutta femminile, quale task force possiamo attivare per affrontare al meglio il cambiamento verso una “giovinezza matura”.

La disparità tra uomo e donna, anche parlando di invecchiamento, è grande da un punto di vista fisiologico.

Nelle donne gli ormoni si azzerano del tutto, nonostante i maschi siano soggetti anch’essi a un calo di testosterone correlato all’età.

E’ chiaro che dobbiamo prendere atto delle modificazioni del corpo che fanno parte del passare dell’età, del processo fisiologico di invecchiamento, ma cosa ci offre la scienza per ottimizzare questo cambiamento e farci da stampella psicologica?.

Non voglio adesso addentrarmi nella nuova frontiera dei benefici della sostituzione ormonale nel processo dell’antinvecchiamento, che per le donne sta diventando finalmente una prassi adottata per gli effetti benefic sulla persona stessa.

Voglio invece rivolgermi al campo della medicina estetica e rigenerativa che pongono come obiettivi principali il perseguimento del benessere psicofisico dell’individuo, come prevenzione e come trattamento dell’invecchiamento in tutte le fasce d’età.

Cancellate per un attimo la versione distorta dei ritocchini e degli eccessi. Questo dimostra che è assolutamente indispensabile rivolgersi a professionisti del settore, che siano formati, che usino prodotti sicuri e garantiti, e di ricordarsi che quando andiamo al di sotto dei costi medi di un trattamento, si rischia di incorrere in pratiche non proprio sicure e in medici non proprio affidabili.

Ci rivolgiamo al Dott. Massimiliano Giuliano, medico estetico a Torino e Milano, con una solida esperienza trentennale, autore di numerosi articoli, che della medicina estetica legata alla prevenzione e al trattamento rigenerativo dell’antiage ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia.

Dr. Giuliano cosa vuol dire medicina rigenerativa applicata alla medicina estetica?

“L’alleanza tra queste 2 branche ha permesso di attivare procedure innovative per contrastare l’invecchiamento naturale e irreversibile della pelle, ricercando trattamenti che consentano di mantenere un aspetto naturale e giovane nel tempo.

Uno dei passi fondamentali per iniziare un percorso di antiage è iniziare dai cambiamenti del proprio stile di vita, che vanno dall’alimentazione, all’esercizio fisico, alla gestione dello stress, alla integrazione personalizzata e a un corretto rapporto con la “bellezza” che deve mantenere un aspetto sano e naturale e non stravolgerlo.”

Quali sono i trattamenti cardine di un percorso antiage rigenerativo?

“Oggi le donne a 50 anni rappresentano le donne di 30 di un tempo. Sono cambiate molte cose e c’è molta più informazione e attenzione alla prevenzione, con molte richieste in questo senso e protocolli, parlando di medicina estetica antiage, più nuovi ed efficaci, ma personalizzati. Non finirò mai di sottolineare che tutto deve essere personalizzato al paziente e alla sua storia genetica e clinica.

La vera prevenzione inizia molto presto con procedure su misura legate all’età. Solo così parliamo di preservare davvero l’elasticità, la compattezza cutanea e la giovinezza della propria pelle.

Mi soffermo sempre a spiegare che i peeling e la biostimolazione sono i fondamentali primari per ogni successivo trattamento che miri alla prevenzione o al rinnovamento antiage. Aggiungo sempre che senza un corretto stile di vita a 360°, i risultati di molti trattamenti sono depotenziati.”

 

Dr. Giuliano da cosa iniziamo a migliorare...in piena rivoluzione ormonale?

“Inizio da un’attenta anamnesi della paziente, da un’analisi del suo volto e/o corpo in rapporto all’età, perché il calo degli ormoni influenza in modo negativo lo spessore dermo-epidermico, fa diminuire l’idratazione e rallenta il ricambio cellulare creando ispessimenti.

Passo a un programma dettagliato che parte da una serie di peeling chimici per stimolare il rinnovamento cellulare e da sedute, programmate nel tempo, di biorivitalizzazione.

Inoltre la medicina rigenerativa ci offre per il rinnovamento cellulare tecniche come il famoso PRP (plasma ricco di piastrine) che sfrutta la potenza di guarigione delle piastrine e dei fattori di crescita del sangue.

Un secondo passo sta nel porsi con la paziente davanti allo specchio ed insieme determinare i punti di sostegno mancanti per rivedere le forme e recuperare i volumi del viso in modo naturale. Io utilizzo, da anni, fiale di idrossiapatite di calcio per agganciare le fasce e riportarle allo stato originale con aghi cannula, senza dolore e con immediata ripresa della vita sociale. Così ottengo due effetti sul riposizionamento delle fasce e per la stimolazione di produzione di collagene indotta dal trattamento nell’ arco di alcuni mesi.

Potremmo ancora parlare di peptidi, di laser restitutivi, di concentrazioni di fattori di crescita che stimolano processi riparativi, ma ogni progetto e decisione dei trattamenti da utilizzare si basa sulla specificità della paziente e di un percorso programmato nell’arco del tempo. Così si otterranno risultati di sano mantenimento, senza buttare soldi su pratiche inutili e frutto di un marketing agguerrito che non combacia con la nostra persona e la nostra unicità.

Basilare è l’ascolto da parte di noi medici e la serietà di informare sui vantaggi o limiti legati a quella specifica paziente. Noi specialisti abbiamo tante armi e trattamenti, ma dobbiamo adattarli alla persona e non alle illusioni che il marketing propina. Serietà, professionalità e continua formazione sono un dovere deontologico della nostra professione verso il paziente.

Le illusioni e i miracoli non esistono e non si devono promettere miracoli perché non esistono.

Esiste la possibilità di migliorare e mantenersi sani, attivi e piacevoli attraverso un impegno non solo estetico, ma di stile di vita quotidiano dove alcool, fumo, cattiva alimentazione e assenza di esercizio fisico rappresentano il nemico vero.”

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Virginia Sanchesi

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