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Economia e lavoro | 15 febbraio 2024, 11:28

Stellantis, premio medio annuo da 2.112 euro per i lavoratori. Soddisfatti i sindacati, ma non la Fiom

La decisione dopo i risultati 2023 del Gruppo. I firmatari sottolineano "il giusto riconoscimento economico ai lavoratori", ma i metalmeccanici Cgil attaccano: "Gli azionisti guadagnano, i lavoratori e Torino no"

Mirafiori interni Stellantis

Premio di produzione per i lavoratori Stellantis

Oltre duemila euro di premio di risultato per il 2024. E' quanto è stato comunicato da Stellantis ai sindacati in queste ore, sulla base di quanto realizzato nel 2023. Una quota che varia a seconda dell'area di appartenenza (1 area 1.998 euro, 2 area 2.112 euro, 3 area 2.523 euro). Per un valore medio di 2112 euro.

"Il premio consegue ad un andamento globale nel 2023 della multinazionale - dicono Fim, Uilm, Fismic, Uglm - con crescita del fatturato del 6%, con un utile di 18,6 miliardi di euro in crescita dell’11%, con un AOI globale di 24,3 miliardi di euro in crescita del 1%. A titolo di premio verranno distribuiti ai dipendenti a livello globale 1,9 miliardi di euro".

Erogato nella busta paga di aprile

Il premio sarà superiore a quello dello scorso anno e sarà uguale, in virtù del nuovo meccanismo del CCSL, per i lavoratori di tutti gli stabilimenti ed uffici. Il premio sarà erogato con la busta paga di aprile e per le sue caratteristiche potrà essere sottoposto al beneficio così detto della detassazione o più propriamente della tassazione agevolata del 5% riservata al salario variabile; i 300 euro di special premium saranno invece sottoposti a tassazione ordinaria. "Per chi lo vorrà sarà poi possibile esercitare entro il 10 di aprile la opzione del pagamento del premio sotto forma di flexible benefit, a condizione che sia stata già esercitata la medesima opzione per l’incentivo di produttività. Il premio spetterà anche ai lavoratori somministrati, che però lo riceveranno il mese successivo", aggiunge la nota.

Soddisfazione di Fim, Uilm, Fismic e Uglm

"Esprimiamo soddisfazione per un premio che attribuisce ai lavoratori il giusto riconoscimento economico, collegandone strettamente l’ammontare all’andamento di bilancio della società - dicono i sindacati -. Confidiamo che gli ottimi risultati del 2023 consentiranno di affrontare le prossime sfide e di arrivare a fine anno ad un buon rinnovo della parte economica del CCSL per il prossimo biennio".

"Qualcuno ci guadagna, qualcuno ci perde"

Meno soddisfatti da Fiom Cgil, come spiega Edi Lazzi, segretario generale torinese. "L’amministratore delegato del gruppo Stellantis ha mandato una missiva ai “colleghi” esaltando i risultati ottenuti nel 2023, sottolineando la sua fiducia nelle capacità del gruppo che ha mietuto utili e dividendi per gli azionisti in maniera considerevole. Peccato che tutto ciò, visto da Torino, è paradossale. Infatti le lavoratrici e i lavoratori è dal 2008 che fanno cassa integrazione, entrando nel 2024 nel diciassettesimo anno consecutivo di ammortizzatori sociali, i quali hanno determinato la perdita di decine di migliaia di euro di salario. Mirafiori si è ridotta e ha perso occupazione passando da

20.000 a 12.000 addetti".

"Non solo - aggiunge Lazzi -, il disimpegno da Torino, prima della famiglia Agnelli Elkann e adesso di Stellantis, che non hanno assegnato nuovi modelli di auto, ha generato la chiusura di centinaia di fabbriche nell’indotto con il licenziamento di oltre 35.000 persone. Tutto ciò ha impoverito l’intera città di Torino: infatti i consumi si sono ridotti, la disoccupazione è aumentata, l’età media dei cittadini si è alzata e la popolazione diminuita. Tutti effetti tangibili del disimpegno da Torino e il ridimensionamento della principale industria cittadina".

E Gianni Mannori, responsabile Fiom Mirafiori aggiunge: "Il risultato finale è che qualcuno ci sta guadagnando fortemente, ovvero i manager e gli azionisti della vecchia Fiat, e qualcuno ci sta perdendo, ovvero le lavoratrici e i lavoratori. Penso che ci sia l’urgente bisogno di rilanciare Mirafiori, uno stabilimento che può ancora dare molto. Nuovi modelli, nuove produzioni e assunzioni di giovani sono le uniche ricette in grado di farlo".

Fim, domani il punto della situazione 

Il futuro di Mirafiori, Pomigliano e degli altri stabilimenti di Stellantis e il confronto aperto con il governo saranno anche al centro dell’assemblea nazionale dei delegati Fim del gruppo automobilistico che si svolgerà venerdì nella sede regionale Cisl di Torino. Partecipano all’incontro i segretari territoriale e nazionale Fim Rocco Cutrì e Ferdinando Uliano, e il segretario generale Cisl Torino, Domenico Lo Bianco. “In questa fase di grande incertezza per lo stabilimento torinese – spiegano i segretari di Fim e Cisl Torino, Cutrì e Lo Bianco abbiamo deciso di riunire la nostra base per sondare non solo gli umori all’interno della fabbrica di Mirafiori, ma anche per parlare di prospettive e di proposte da mettere in campo in vista della cabina di regia che dovrebbe riunirsi a breve in Comune, alla presenza del sindaco Lo Russo e dei principali soggetti istituzionali, economici e sociali della città”.

Massimiliano Sciullo

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