Nel quartiere Falchera, presso il Centro d’incontro “Salvatore Scavello” nel tratto della piazzetta compresa tra via degli Ulivi 16 e via delle Querce 23 e 23 bis, nasce "piazza Guido Rossa".
La tragica vicenda di Guido Rossa
Operaio di origine veneta, Guido Rossa visse per un lungo periodo a Torino. Iniziò il suo primo lavoro all'età 14 anni come operaio presso la Fiat, per la costruzione di cuscinetti a sfera. Nel 1961 si trasferì a Genova a lavorare per l'Italsider venendo, l'anno seguente, eletto nel consiglio di fabbrica per la FIOM-CGIL. Fu Iscritto al Partito Comunista Italiano e divenne sindacalista della CGIL all'Italsider di Genova-Cornigliano.
Nel corso della sua carriera operaia, Rossa denunciò un brigatista infiltrato all'interno della fabbrica in cui lavorava e fu il primo italiano a fare una cosa simile. Per questo motivo venne ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979, divenendo oggi un simbolo importante e iconico della lotta al terrorismo.
Il ricordo commosso del nipote Paolo
"Guido è stato negli anni 60 un alpinista di spicco e particolarmente anticonformista nel corso delle sue attività. Mi piace ricordare di lui quando si arrampicava in giacca e cravatta con scarpe non alpinistiche - ha raccontato il nipote di Guido Rossa, Paolo - Ha vissuto a Torino dove ha conosciuto sua moglie e successivamente si trasferì a Genova, dove decise di dedicare più tempo al sindacalismo, alle persone e alla politica a discapito delle sue passioni come l'alpinismo".
All'inaugurazione della piazza hanno partecipato numerose sezioni piemontesi del gruppo sindacale FIOM-CGIL, che hanno accompagnato la cerimonia con le loro bandiere.
"Ricordare oggi la figura di Rossa significa ricordare passi che hanno segnato la vita del nostro paese - ha raccontato il segretario generale della CGIL Torino Gabriella Semeraro - Era un sindacalista della CGIL e tesserato nel Partito Comunista che contribuì alla lotta per ottenere diritto per i lavoratori, ma non solo, Guido ha sempre difeso i diritti di tutti soprattutto degli ultimi".
Le istituzioni presenti
La scelta di intitolazione della piazza ha visto da subito una spontanea collaborazione tra la città di Torino e la Circoscrizione 6: "Ho conosciuto la sua figura due anni fa, quando alla Brigata Taurinense si decise di dedicare uno spazio a un uomo che amava la montagna ma anche lottare per i diritti dei lavoratori, Guido Rossa - ha commentato l'assessore al Lavoro Gianna Pentenero - Questa figura mi ha davvero illuminato, in particolar modo per la coerenza di idee che gli hanno impedito di non denunciare un brigatista e di voltarsi dall'altra parte, ma di fare il suo lavoro da cittadino onesto e di esempio".
"Ci troviamo per parlare di una persona molto importante, ci tengo particolarmente a ringraziare tutte quelle figure che hanno rinunciato addirittura alla propria vita per portare avanti i propri ideali - ha commentato il presidente della circoscrizione 6 Valerio Lomanto - Il vero nemico è chi non si interessa della cosa pubblica, la mia generazione deve essere profondamente grata a chi ha fatto questi sacrifici per il bene pubblico".