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Eventi | 06 marzo 2024, 07:13

L’8 marzo sarà “lotto marzo” con l’arte di Rosso Indelebile all’Anagrafe Centrale di Torino

Finissage della mostra di arte per la prevenzione della violenza di genere nell’ex manicomio femminile

L’8 marzo sarà “lotto marzo” con l’arte di Rosso Indelebile all’Anagrafe Centrale di Torino

L’8 marzo sarà “lotto marzo” all’insegna di Rosso Indelebile. La Giornata Internazionale della Donna è stata scelta come data simbolo per l’apertura al pubblico all’evento finale, il finissage, del percorso espositivo che dal 15 dicembre ha ridisegnato i corridoi dell’Anagrafe Centrale di Torino. Per quasi 4 mesi, infatti, l’Anagrafe ha aperto le porte all’arte e alla sensibilizzazione ospitando nei suoi ampi spazi la nuova collettiva d’arte contemporanea di “Rosso Indelebile”, progetto artistico per la prevenzione della violenza di genere, promosso da 6 anni da Artemixia Associazione di Promozione Sociale, coordinato, curato e diretto dall’artivista Rosalba Castelli. A partire dalle 18, dall’ingresso di via Carlo Ignazio Giulo 22 sarà possibile accedere a un percorso inedito e immersivo che porterà il pubblico a soffermarsi, riflettere, contribuire e interagire con le proposte di arte visiva, video e performativa di 43 artists e perfomers. L’ingresso è gratuito.

Le opere esposte sono dellə artistə Roberta Petrone, Sara Francesca Molinari, Rosalba Castelli, Alessandra Ferrua, Anna Olmo, Angelo Caforio, Luca Aquilano, Salvatore Varveri, Vadis Bertaglia, Dolores Chinea, Marco Longo, Giovanna Mavilia, Giovanna Ciquera, Giovanna Sinatra, Deborah Joy Bormann, Walter Paradiso, Norman Sgrò, Claudio Bellino, Francesca Ilva Carosi. Un prezioso contributo, segno della grande attenzione per il protagonismo giovanile, è stato dato dall’inclusione del progetto "Stop Violenza" realizzato dalle ragazze della classe 5E Arti Figurative Liceo Artistico Passoni, sede Cittadella, docenti Silvana Statile e Mariangela Capra.

Durante l’evento i corridoi dell’ex manicomio femminile saranno attraversati dai corpi e dalle voci delle performers Henni Rissone, Claudia Appiano, Cristina Schembari e Rosalba Castelli, dal suono strozzato della “Viola Velata” di Sara Francesca Molinari, dedicata a Masha Amini, e dalla nuova performance delle ragazze della 5E che con “Tiro con l’arco 69”, incarneranno in un’azione in loop l’indifferenza, il giudizio sociale e il victim blaming che infieriscono sulla situazione delle vittime di violenza. Il disegnatore dal vivo, Claudio Bellino, immortalerà con i suoi segni essenziali, le linee delle azioni e delle intenzioni performative.

I temi trattati dallə artistə attraverso diversi linguaggi artistici fanno luce su più argomenti collegati tra loro: dalla violenza di genere e domestica declinata in ogni sua forma (violenza domestica assistita, stereotipi di genere, violenza psicologica, disparità economica di genere, hate speech, cat calling, revenge porn, gender gap, victim blaming, violenza sessuale), ai motivi per cui venivano internate le donne nel recente passato, alla consapevolezza del presente di orrori vissuto dalle nostre sorelle nei paesi tormentati dalle guerre o che vivono in paesi agli ultimi posti del Global Gender Gap Index, come l'Iran e l'Afghanistan, dove sono all'ordine del giorno intimidazioni, violenze, arresti arbitrari, sparizioni forzate, pestaggi da parte della polizia morale, repressione delle attiviste. 

redazione

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