Un servizio da parrucchiera outdoor quello documentato dal consigliere di Fratelli D’Italia in Circoscrizione 4 Luca Maggia sul suo profilo Facebook.
Il caso
Nell’immagine una donna intenta a tagliare i capelli a un uomo su una panchina di Corso Umbria all’angolo con via Livorno. In mano ha un rasoio elettrico, mentre nella foto si vedono altre due persone, forse in attesa di poter ricevere lo stesso 'servizio'.
L'indignazione
Un post che ha scatenato l’indignazione di diversi utenti.
“Che senso ha pagare le tasse per aprire una attività - ha scritto Maggia - quando puoi tranquillamente tagliare i capelli a chiunque in un giardino di Torino senza che nessuno ti venga almeno a chiedere che cosa tu stia facendo?". “Questa è la Torino che sognano Lo Russo & Co?”, si chiude così la segnalazione di degrado urbano del consigliere resa pubblica sui social network.
"È degradante ed avvilente che la città di Torino permetta scene di questo tipo - ha commentato a margine il consigliere Maggia - in totale disprezzo di chi paga fior di balzelli al fine di poter gestire ed aprire una attività in regola". "Chiediamo un intervento urgente degli organi preposti - ha concluso il consigliere di circoscrizione - al fine di arginare un fenomeno che potrebbe dilagare in ogni angolo della nostra città, con buona pace del decoro e delle norme igieniche essenziali".
Il commento del consigliere Viale
Molte le reazioni suscitate dall’immagine tra cui compare il commento del consigliere comunale Silvio Viale (+Europa). "Ma che fastidio vi dà se uno si rade o si taglia i capelli su una panchina? - ha affermato Viale - E se mangiasse un panino?”. Numerose le risposte tra cui la replica dello stesso Maggia.
La replica di Maggia
“Lei trova che sia rispettoso - ha commentato - nei confronti di chi paga le tasse per poter aprire e gestire una qualunque attività a Torino come in qualunque altra città italiana, vedere persone che tagliano capelli con tanto di persone in attesa del loro turno, senza spese e con totale disprezzo delle regole igienico sanitarie per le quali vengono multati quotidianamente i nostri cittadini, magari per una semplice disattenzione?".
Ma poi è lo stesso Maggi a “difendere” Viale a seguito di una lunga sfilza di commenti apertamente contro la presa di posizione dell'esponente dei Radicali. “Credo che Viale volesse usare la sua famosa ironia per rimarcare ciò che per lui non è un atto riprovevole, mentre per me lo è. Sono certo e voglio credere che non fosse un invito all’evasione".
Viale: "E se lo stesse facendo come favore?"
Viale che, infine, risponde semplicemente a un utente ponendo un dubbio: “Ma chi ti dice che lavora e non lo fa come favore?".