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Viabilità e trasporti | 26 giugno 2025, 07:30

"L'inflazione? Pesa solo sui trasporti e sugli stipendi dei lavoratori": i sindacati chiedono di incontrare il Comune per Gtt

Cgil, Cisl e Uil sottolineano come "l'automatismo dell'adeguamento delle tariffe colpisce soprattutto chi si sposta per motivi di lavoro, mentre il servizio non migliora"

I sindacati denunciano pesanti aumenti delle tariffe

I sindacati denunciano pesanti aumenti delle tariffe

Dal 2020 una legge approvata dalla Regione Piemonte stabilisce un adeguamento automatico delle tariffe di treni regionali e bus extraurbani. Nel 2025 la misura stabilita dalla legge regionale prevede un incremento, dal 1 luglio, dello 0,6% delle tariffe. Dal 2020 questo meccanismo automatico ha determinato un incremento del 15% che viene scaricato sull'utenza ed in particolare sulle lavoratrici e sui lavoratori.  Con questi calcoli alla mano, i rappresentanti dei sindacati di Cgil, Cisl e Uil scendono sul piede di guerra per quanto riguarda le tariffe dei trasporti.

"Come il recente rapporto sull'economia piemontese presentato dalla Banca d'Italia sottolinea, sino a dicembre del 2024 le retribuzioni contrattuali italiane hanno visto una diminuzione del 9% rispetto al 2021: questo calcolo dell'inflazione non comprende i beni energetici importati, ma se volessimo considerarne l’impatto, l'erosione delle retribuzioni reali sarebbe superiore al 9%. Nel caso piemontese i rinnovi contrattuali non hanno scalfito in maniera significativa questa tendenza: questo automatismo tariffario agisce negativamente sulle condizioni di vita di chi utilizza i mezzi pubblici di trasporto per ragioni legate al lavoro", fanno notare Igor Piotto (Cgil Torino), Davide Provenzano (Cisl Torino) e Chiara Maffè, per Uil Torino ​e Piemonte.

"Da questa scelta, emergono in maniera forte due problematiche:  l'assenza di una progettualità infrastrutturale nelle politiche della mobilità e lo spostamento dei costi su un'utenza già indebolita da retribuzioni che faticano ad adeguarsi al costo della vita anche per responsabilità delle controparti datoriali. Inoltre, quella che viene presentata come misura di “adeguamento automatico” è ancora più impropria se consideriamo che diverse linee di trasporto di GTT sono inagibili, mentre altre sono attraversate da notevoli disagi".


"Siamo fermi, invece - concludono - sulla necessità di efficientare le infrastrutture, con interventi migliorativi e manutenzioni costanti nonché di adeguamento delle flotte; cosi come siamo fermi sulla possibilità di costruire un meccanismo che garantisca la progressività delle misure tariffarie in base alle fasce di reddito".

Il 13 giugno scorso le tre sigle sindacali hanno chiesto un incontro al Comune di Torino sul tema del trasporto pubblico locale: "Ad oggi siamo ancora in attesa di una convocazione. Alla luce di questo aumento, chiederemo al Comune e, per il tramite, alla controllata GTT, la possibilità di neutralizzare questi aumenti. Non ci fermiamo: siamo pronti ad intraprendere ogni tipo di iniziativa al fine di difendere realmente il diritto alla mobilità dei cittadini".

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