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Economia e lavoro | 05 giugno 2024, 18:08

Caso Aixtron-Av El: i lavoratori hanno appeso uno striscione fuori dai cancelli della fabbrica: "I fantasmi dell'azienda dismessa"

Nei giorni scorsi è emersa la vicenda che vede coinvolte 57 persone che ancora oggi operano per l'azienda dell'indotto automotive, ma che non hanno garanzie per il futuro. Sul caso si è attivata anche la Regione

striscione di protesta dei lavoratori

Scende in strada la protesta dei lavoratori della Av El

"I fantasmi dell'azienda dismessa". E' un messaggio carico di malinconia, ma anche di rabbia, quello che alcuni dei lavoratori della Av El di Orbassano hanno appeso fin da questa mattina all'esterno dello stabilimento, in via Primo Maggio.

Indirizzo che, oggi, suona piuttosto ironico. Celebra quella Festa del lavoro che, per queste persone, rischia di diventare un miraggio nel giro di pochi mesi. Proprio il racconto che hanno voluto far sentire nella giornata di ieri, quando sui giornali veniva delineato il futuro dello stabilimento al confine con Beinasco.

Tra quelle mura, infatti, preso arriveranno i tedeschi del colosso della Aixtron, specializzati nel settore dei microchip e semiconduttori. Sulla carta, un investimento che può arrivare a cento milioni, nel corso dei prossimi anni, mentre si potrebbero creare fino a 300 posti di lavoro. Ma intanto, in quella fabbrica, anche oggi si è lavorato nelle attività di stampaggio della plastica per il settore automotice. Ma il destino sembra segnato: con la fine dei contratti di solidarietà, cesserà anche l'attività dell'azienda, lasciando così spazio alla realtà tedesca.

Una porzione di realtà che non era stata raccontata, in occasione della presentazione ufficiale dell'investimento da parte di Aixtron. Sull'onda dell'ormai imminente tornata elettorale, questo aspetto era rimasto lontano dai riflettori. E qualche malumore è diventato inevitabile. 

Intanto, nella giornata di domani dovrebbe tenersi una riunione all'interno dell'azienda, alla presenza della direzione e dei sindacati, per fare il punto della situazione. I rappresentanti dei lavoratori hanno anche chiesto un incontro con la Regione, appena le urne avranno lasciato spazio alle normali attività istituzionali. Ma la stessa Regione sta seguendo il caso in queste ore.

Massimiliano Sciullo

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